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Il centrodestra si ferma al centro: intesa Ncd-Udc

L'incubo di non superare il 4% convince Alfano all'alleanza con Casini. Mauro indeciso

Il centrodestra si ferma al centro: intesa Ncd-Udc

Roma - La virata finale e la correzione di rotta è ormai definita. Il Nuovo Centrodestra sposta il timone verso il Centro e complice la necessità di disinnescare il pericolo di sbattere contro la soglia del 4% chiude l' alleanza con l'Udc di Lorenzo Cesa e Pier Ferdinando Casini. L'annuncio, salvo sorprese, arriverà oggi, dopo la riunione del gruppo di Ncd in cui ai parlamentari alfaniani sarà comunicata la svolta. L'auspicio è quello di allargare l'operazione anche ai Popolari di Mario Mauro con i quali, nonostante una estenuante trattativa, resiste ancora una distanza non facilmente colmabile. I nodi riguardano innanzitutto le candidature. Secondo alcune voci l'ex ministro della Difesa potrebbe essere schierato non nel suo storico feudo lombardo bensì nella Circoscrizione Sud. Nel Nord-Ovest il posto di capolista dovrebbe andare a Maurizio Lupi (e non più a Roberto Formigoni come inizialmente ipotizzato). In questo modo si eviterebbe la sfida fratricida nello stesso collegio tra i due rappresentanti vicini a Comunione e Liberazione.

Bisogna poi ancora chiarire l'identità del nuovo contenitore, con i parlamentari vicini alla Comunità di Sant'Egidio che non appaiono entusiasti della soluzione. In ballo c'è anche la questione del simbolo. Mauro aveva proposto di convergere sul nome dei Popolari, richiamandosi così alla famiglia del Ppe. Ncd, invece, vuole mantenere in qualche modo il proprio simbolo, seppure attraverso una soluzione patchwork. L'idea su cui si sta lavorando, messa da parte l' ipotesi della «bicicletta» ovvero dei due simboli appaiati l'uno accanto all'altro, è quello di una composizione con separazione orizzontale. In questo modo Ncd potrebbe mantenere il proprio simbolo nella mezzaluna superiore, con tanto di nome di Angelino Alfano, mentre lo scudocrociato comparirebbe nella mezzaluna inferiore. Una soluzione poco gradita a Mario Mauro. Dentro Ncd, comunque, si tiene la porta aperta perché sondaggi alla mano mettere insieme i tre partiti vorrebbe dire unire i consensi degli alfaniani (che oscillano tra il 3,5 e il 4%) con quelli di Udc-Popolari (quantificabili tra l'1,5 e il 2,5%). L'alleanza potrebbe consentire di attestarsi tra il 5 e il 6,5, mettendosi sufficientemente al riparo dalla classica polarizzazione del voto nell'ultimo mese di campagna elettorale.

Nelle prossime ore arriverà un documento di programma che metterà al centro un riferimento ai valori del Ppe e la richiesta di una maggiore integrazione politica per superare la crisi della Ue. In Ncd si teme, però, l'ondata di consensi anti-euro e qualche perplessità esiste anche rispetto al messaggio proveniente dal partito sulla questione immigrazione. Ieri Angelino Alfano ha lanciato l'allarme, annunciando che ci sono 600 mila persone pronte ad arrivare sulle nostre coste dal Nordafrica e chiedendo il sostegno dell'Ue.

Una linea in evidente contraddizione con il voto parlamentare con cui Ncd, in maniera compatta, ha votato per la depenalizzazione del reato di clandestinità.

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