Politica

Berlusconi non è finita

Sentenza politica. Il Cav: "Non ci sto. Rifaccio Forza Italia". Il Pdl è unito, i ministri non lasciano. Il Pd minaccia il governo

Berlusconi non è finita

Ci hanno messo 18 anni, ma alla fine lo hanno braccato. Con l'inganno, come ha ben spiegato nelle scorse ore il principe del Foro avvocato Coppi, ma ce l'hanno fatta. A cose irrimediabilmente fatte, Napolitano dice che ora la giustizia la si può anche riformare. Uno scambio di prigionieri: la testa di Berlusconi, condannato ieri in via definitiva a quattro anni di carcere e a una non ancora definita sospensione dai pubblici uffici, in cambio di una aggiustatina, chissà quando e chissà come, al cancro della giustizia che sta divorando il Paese. Non ci stiamo, e neppure accettiamo l'invito del presidente della Repubblica a fare i bravi a prescindere perché le sentenze vanno accettate. Non è così, le sentenze si subiscono, non accettano. Ed è difficile accettare che il primo contribuente italiano, Berlusconi, venga arrestato come incallito evasore, non avendo per di più lui all'epoca dei fatti il controllo di Mediaset, come già accertato da due precedenti sentenze.
In tutto questo c'è malafede e imbroglio. Lo stesso imbroglio con cui Berlusconi è stato convinto, accompagnato per mano sul baratro e poi spinto giù. Sono più esplicito. Napolitano aveva giocato la sua faccia e la sua ricandidatura assicurando una pacificazione nazionale sul cui presupposto è nato il governo delle larghe intese. Ora, o il capo dello Stato ha preso in giro il Pdl e i suoi elettori oppure è stato a sua volta preso per i fondelli. Nei prossimi giorni capiremo quale delle due versioni è quella giusta perché nessuna sentenza, neppure se di Cassazione, è irrevocabile. Al posto di Epifani, segretario del Pd, aspetterei a trarre conseguenze affrettate. Ieri, pochi minuti dopo la sentenza, ha vestito i panni dello sceriffo: faremo di tutto per rendere esecutive le decisioni dei giudici. Traduco: Berlusconi deve andare al più presto agli arresti e il Pdl stia zitto e buono, altrimenti... Altrimenti cosa, egregio segretario? Lei sarà anche a piede libero, ma il suo partito è morto e senza la stampella del Pdl che vi tiene artificialmente in vita, Renzi vi avrebbe già fatto a pezzi.
Non so che cosa accadrà nelle prossime ore ma una certezza ce l'ho. L'avventura politica di Berlusconi non finisce qui e nessuno si illuda di spartirsi il bottino. Se al Pd fa un po' schifo stare al governo con un partito, il Pdl, il cui leader è stato condannato, si sappia che il sentimento è assolutamente ricambiato. La storia di Forza Italia, a differenza di quella del Pd, non è figlia di una delle più feroci ideologie, quella comunista, che ha sulla coscienza milioni di morti e le cui ricette economiche hanno affamato popolazioni intere. Oggi più che mai sono orgoglioso di stare da questa parte e che Silvio Berlusconi sia il leader del Pdl.

E scommetto che lo resterà a lungo, alla faccia di uomini piccoli e meschini (alcuni presenti anche nel collegio che ieri lo ha condannato) che lo vorrebbero morto.

Commenti