Politica

"Un conto è predicare, un altro gestire l'immigrazione". Bufera sulle parole di Cicchitto

Cicchitto sulla visita a Lampedusa: "Riflessione di alto profilo, ma un conto è la predicazione religiosa, un altro è la gestione dello Stato del fenomeno dell'immigrazione". Insorge la sinistra

Papa Francesco getta in mare una corona per ricordare i morti in mare
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"Ieri il Pontefice ha sviluppato una riflessione di alto profilo su uno dei più grandi drammi del mondo contemporaneo, l'immigrazione. Un conto è la predicazione religiosa, un altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno così difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual è l'immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha per ciò che riguarda l'Italia uno snodo fondamentale". È bastata questa dichiarazione dell'esponente del Pdl, Fabrizio Cicchitto, per scatenare la bufera politica.

"Per Cicchitto pure il Papa non è degno di attenzione", ha dichiarato il deputato Pd Edoardo Patriarca, componente della commissione Affari sociali, sorrolineando che "l’Italia ha nei fatti grosse difficoltà a gestire il fenomeno immigratorio: i Cie sono assimilabili a delle carceri, le domande d’asilo vengono accolte col contagocce, le nostre leggi per la cittadinanza sono datate e inadeguate".

"Cicchitto si vergogni e, se è cattolico, si vada a confessare. È indegno l’attacco al Sommo Pontefice che ha richiamato alle proprie responsabilità il mondo politico. È chiaro che ha la coda di paglia, in quanto è stato sempre uno strenuo sostenitore delle politiche dei governi che hanno avallato questa strage degli innocenti. Dall’accordo con Gheddafi in poi sono stati sistematicamente mortificati e calpestati i più elementari diritti umani", ha affermato in una nota il segretario dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina.

"Polemiche strumentali, quelle sollevate da alcuni esponenti della sinistra sulle parole di Fabrizio Cicchitto che ha espresso le difficoltà di gestire da parte dello Stato il fenomeno migratorio in relazione agli appelli lanciati ieri a Lampedusa da papa Francesco", ha detto l'esponente del Pdl, Sergio Pizzolante, aggiungendo che "nessuno infatti nega la drammaticità del fenomeno migratorio, tantomeno Cicchitto, né sottovaluta il messaggio di alto profilo che giunge dal Papa, ma certamente affrontare la realtà è estremamente più complicato e richiede un intervento più ampio in Ue per dare risposte adeguate e
responsabili"
.

Cicchitto ieri ha aggiunto che "uno Stato degno di questo nome non può abbassare la guardia perché rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell'assenza più totale di una solidarietà internazionale. Di conseguenza, anche in questa circostanza, va affermata una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa.

In questo quadro è auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio".

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