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Il "tradimento" di De Masi: "Ho votato Schlein". E nel M5S scatta l'ira

Il sociologo, che fa parte della Scuola di formazione dei 5 Stelle, ha ammesso di aver votato Schlein. La rabbia dei grillini: "Così ha preso definitivamente le distanze da noi"

Il "tradimento" di De Masi: "Ho votato Schlein". E nel M5S scatta l'ira

Nel travagliato percorso del Movimento 5 Stelle spunta una nuova grana, l'ennesimo ostacolo che rischia di far inciampare la galassia grillina in un momento non proprio brillante. La vittoria di Elly Schlein alle primarie potrebbe rappresentare un problema per il M5S, visto che alcuni temi dell'agenda gialla potrebbero essere cavalcati dalla neo-segretaria del Partito democratico. Proprio sulle primarie di domenica scorsa si è aperto il "caso Domenico De Masi", al centro di una bufera per una sua dichiarazione.

De Masi fa irritare il M5S

Il sociologo da anni viene considerato molto vicino agli ambienti del Movimento, ma le sue parole rilasciate ai microfoni di Agorà su Rai 3 non sono passate inosservate agli esponenti 5 Stelle. De Masi non si è voluto nascondere e ha ammesso in maniera diretta di aver dato la propria preferenza a Elly Schlein in occasione delle recenti primarie del Pd: "Sono andato a votarla perché era quella che faceva delle discussioni più sociologiche, quindi me la sentivo più vicina".

L'uscita non poteva che scuotere il mondo del M5S. Il suo intervento ha avuto una certa rilevanza e in maniera inevitabile è stato fatto circolare ed ecco che le osservazioni e i commenti dalla galassia grillina non sono tardati ad arrivare. Il motivo? Non va dimenticato che De Masi è coinvolto nell'esperienza della Scuola di formazione dei 5 Stelle. Infatti, come riportato dal Corriere della Sera, c'è chi si è già domandato: "Ma non è il direttore della Scuola di formazione del Movimento?".

Qualcuno ha messo l'accento sul fatto che in tal modo il sociologo "ha preso definitivamente le distanze da noi". Addirittura si parla di "primi effetti della novità Schlein". Un esponente del Movimento ha annotato che si tratta di "un'altra uscita intempestiva". Evidentemente l'appoggio di De Masi non è stato affatto gradito almeno da una parte dei 5S, che si è affrettata a far notare il suo ruolo nella Scuola di formazione.

Il precedente Draghi-Grillo

Quella "altra uscita intempestiva" potrebbe essere in riferimento a quanto accaduto a giugno dello scorso anno circa le presunte richieste di Mario Draghi, in occasione di contatti con Beppe Grillo, di isolare Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle. In quel periodo la vicenda aveva innescato rabbia e malumori interni, con il leader del Movimento che era entrato a gamba tesa contro l'ex governatore della Bce: "Trovo sinceramente grave che un premier tecnico, che ha avuto da noi investitura, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono".

Il presunto scambio di messaggi tra Draghi e Grillo era diventato un vero e proprio giallo, provocando uno scossone anche per gli equilibri di governo che da lì a poco sarebbe entrato in piena crisi.

Ora l'uscita di De Masi coincide con il trionfo di Schlein e il periodo difficoltoso del Movimento nei sondaggi: tra i 5 Stelle si è scatenato l'ennesimo fuoco di sospetti.

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