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"Per il Titan, invece i migranti...". Così Schlein insegue le polemiche social

In affanno in un Pd che non la vuole più, e forse non l'ha mai voluta, Elly Schlein prova a recuperare consensi paragonando il naufragio in Grecia con la scomparsa del sottomarino nell'Atlantico

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"Per il Titan, invece i migranti...". Così Schlein si piega alle polemiche social

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Il populismo con il quale Elly Schlein tenta di mascherare l'incapacità di fare politica in modo professionale sta raggiungendo vette che nemmeno i suoi più acerrimi detrattori pensavano possibili. Schiacciata da un partito che evidentemente non la vuole, che pare abbia rinunciato alla scissione solo perché è un'inutile perdita di tempo ed energia davanti alla deriva intrapresa dal segretario. Schlein, come dicono anche alcuni dem, è rimasta ferma ai tempi del liceo, convinta che lo stile da rappresentate di istituto col pugno chiuso vada bene anche nel mondo della politica reale, che l'ideologia utopica possa farle guadagnare consensi. Lo dimostrano le citazioni che porta nei suoi discorsi, che arrivano dalla musica dei cantautori radical-chic, le supercazzole pacifiste che contribuiscono a rendere opaca la linea del partito e l'ultima sparata sui migranti e sul sottomarino disperso nell'Oceano.

Il segretario del Pd probabilmente crede che seguire la linea dettata dalla bolla social rossa possa aiutarla a costruire la sua linea politica, che attingere a piene mani dalla deriva ideologica sia la soluzione migliore per interfacciarsi con i suoi elettori. Schlein, durante il suo intervento a Lamezia Terme, ha paragonato il barcone naufragato in Grecia con il sottomarino disperso nell'Atlantico alla ricerca del Titanic. O meglio, ha paragonato le operazioni di ricerca dell'uno e dell'altro caso, imboccando una china scivolosissima che mette ancor più in evidenza i suoi limiti. "Mi auguro che si trovino quelle persone che andavano a cercare il Titanic in un sommergibile, ma mi fa impressione il dispiegamento di mezzi per la ricerca, per 4 persone che comunque hanno pagato credo moltissimo. E trovo inaccettabile e ingiusto che l'altro giorno sulle coste greche non si sia mosso un dito per salvare 750 migranti che avevano solo la colpa di non tollerare soprusi, ingiustizie, torture, chi fugge da guerre e discriminazioni", dice Schlein.

L'asserzione che non si sia mosso un dito per quel barcone è falsa da qualunque punto di vista la si guardi. Prima del naufragio, le navi mercantili hanno consegnato viveri ai migranti e la Guardia costiera ha riferito di aver ricevuto il rifiuto di soccorso e non ci sono per ora prove che confutino questa versione. Nelle ore successive al naufragio, e per giorni, gli assetti greci hanno cercato superstiti e cadaveri, ben sapendo che le speranze di ritrovare qualcuno vivo fossero prossime allo zero. Poi, Schlein riferendosi agli occupanti del sommergibile dice "persone che comunque hanno pagato credo moltissimo". Questo cosa vorrebbe sottintendere, nel quadro di ragionamento di Schlein? Sembra che visto nel sommergibile ci siano poche persone, ricche, questo non giustifichi ogni tentativo di salvare loro la vita con qualunque mezzo.

Paragonare persone nel sommergibile, che effettuavano per altro un'attività regolare per la quale hanno pagato fior di soldi, che erano a bordo di un mezzo che a meno di inconvenienti ha 90 ore di autonomia d’ossigeno, con i migranti del peschereccio, non è solo scorretto ma è vigliaccamente populista. E non è un caso che la stessa linea di pensiero di Elly Schlein si ritrovi, per esempio, oltre che in tanti tweet dei "sinistri" che cercano in questo modo di smacchiarsi la coscienza, nei profili di diverse Ong dei migranti.

Forse Schlein pensa davvero che i social siano il mondo reale? O forse che fare suoi i tweet populisti senza fermarsi a ragionare possa aiutarla.

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