Politica

Ecco i servitori dello Stato aiutati dai lettori del "Giornale"

Due anni fa l'iniziativa "Paghiamo noi". Abbiamo raccolto quasi 600mila euro

Nel novembre 2012, «Il Giornale» lanciò una sottoscrizione per pagare le cure mediche e le spese legali a tutti quegli agenti feriti negli scontri di piazza e poi lasciati soli dallo Stato. «Paghiamo noi» è stato il nome di quell'iniziativa, che ha riscosso un enorme successo, grazie alla generosità e alla solidarietà espressa dai nostri lettori. La campagna ha infatti raccolto 588.472 euro e sono già stati versati 145mila euro, per un totale di 11 donazioni.

È passato esattamente un anno dalla costituzione del comitato che gestisce i soldi raccolti. La gestione del comitato è affidata a un consiglio esecutivo composto da sei membri: il presidente della Società Europea di Edizioni Gian Galeazzo Biazzi Vergani (nominato presidente del consiglio esecutivo) il vicedirettore Nicola Porro, Giuseppe Dieci in qualità di tesoriere, Maurizio Acerbi nominato segretario e Giorgio De Zorzi e Sergio Di Giovanni in rappresentanza delle forze dell'ordine. Il comitato non ha fini di lucro, come recita l'atto costitutivo, «ed ha per scopo l'assistenza e l'eventuale sostegno economico agli appartenenti alle forze dell'ordine che, nell'esercizio delle loro funzioni, subiscano danni fisici o si ritrovino sotto inchiesta». Il comitato avrà durata fino all'esaurimento del patrimonio e comunque non oltre il 31 dicembre 2017. È stato inoltre deciso che il patrimonio residuo, allo scioglimento del comitato, sarà devoluto alle vedove e ai figli delle vittime appartenenti alle forze dell'ordine.

«Il Giornale» ha voluto accendere i riflettori su una problematica che molto spesso viene sottostimata, sminuita. Molti agenti rischiano ogni giorno la vita nelle manifestazioni di piazza. Sono i più esposti, chiamati a difendere l'ordine e la sicurezza nelle nostre città. E, al tempo stesso, sono i meno tutelati dallo Stato. Le spese legali, qualora dovessero essere indagati, pesano tantissimo sulle loro famiglie, che, tra mille difficoltà, devono andare avanti, pur con uno stipendio troppe volte insufficiente. Idem per le spese mediche a cui sono costretti tanti agenti, che devono sostenere controlli ed esami a causa delle lesioni subite negli scontri.

Per questo, il risultato raggiunto dalla nostra sottoscrizione è di enorme importanza e testimonia la grande sensibilità dei nostri lettori, che, anche in tempi di crisi, contribuiscono volentieri a questa manifestazione di solidarietà.

A loro va il nostro più profondo e sentito ringraziamento, che rafforza, ancora una volta, lo stretto legame con il nostro quotidiano.

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