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E la moda porta l'arcobaleno in passerellaAlla ribalta pure le nuove leve: piacciono i modelli minimal di San Andrès

E la moda porta l'arcobaleno in passerellaAlla ribalta pure le nuove leve: piacciono i modelli minimal di San Andrès

RomaSarli e Curiel, così le sfilate di alta moda romane entrano nel vivo, mostrando le ultime collezioni delle grandi griffe, nelle sale del Santo Spirito in Sassia.
Ci sono gli azzurri tenui e i glicine luminosi delle ninfee impressioniste di Claude Monet negli abiti leggeri e morbidi disegnati con nuova scioltezza dalla maison Sarli, in piena crisi dopo le dimissioni del direttore dell'ufficio stile Alberto Terranova, per incomprensioni con il proprietario delle quote di maggioranza della società Massimo Anselmi.
E ci sono i colori accesi ed etnici delle sorprendenti creazioni di Raffaella Curiel, cui l'Oriente dal Siam alla Cina offre nuova ispirazione. Sono modelli che rendono contemporanei i costumi di una volta e offrono diverse versioni dei tradizionali tailleur «curiellini», bianco e neri, blu e rosso, dalle spalle più pronunciate all'insù e dal punto vita sinuoso. Maliziosi e impalpabili gli abiti da cocktail hanno le trasparenze di nuvole di chiffon, in cui i fiori si depositano come ricami e stampe. Danzano gli orli delle leggere gonne sovrapposte e c'è da scoprire preziosità artigianali sotto il primo strato. Un parterre de roi premia con grandi applausi la ricerca colta e raffinata della stilista milanese, la lavorazione minuziosa e l'estro che trova sempre nuove espressioni. Anche le acconciature elaborate, gli accessori originali della figlia Gigliola (in particolare le scarpe) e i gioielli (pezzi unici le sculture in giada, belli gli orecchini a lanterna) di Gerardo Sacco fanno spettacolo.
Ma questa edizione di Alta Roma è dedicata soprattutto alle nuove leve e dopo la sfilata di venerdì sera Luigi Borbone, che ha mostrato linee pulite e sperimentazione moderna, sulla passerella dà una buona prova il giovane designer Andrès Caballero: modelli minimal, materiali innovativi, stampe jacquard lamè ad effetto marmorizzato, morbidi cappotti over-size. Niente orpelli, solo spille di pietre anche sui cappelli, che si appoggiano su acconciature ideate ad hoc dall'hair stylist Federico Faragalli: davanti tirati indietro con il gel e dietro arruffati ad arte in una tonda voluta. Frizzante e rock la sfilata del trentenne austriaco ArthurArbesser, con tagli maschili, tinte monocromo nero, prugna e metallizzato o pennellate porpora sul bianco, abiti a trapezio anni '60. Sfilano poi gli allievi dell'Accademia di costume e moda e il palestinese Jamal Taslaq, che s' ispira alla musica per il suo nuovo pret-à-couture.

Chiude la giornata la collezione di Ludovica Amati nello stadio di Domiziano e oggi l'appuntamento è con Gattinoni, nei cantieri della «Nuvola» di Fuksas all'Eur.

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