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E ora qualcuno s'indigna (anche dell'omertà)

A Vicchio del Mugello (Firenze) sabato ci sarà una fiaccolata per "fermare il sistema Forteto". Ma il silenzio è duro da abbattere

E ora qualcuno s'indigna (anche dell'omertà)

dal nostro inviato a Vicchio del Mugello (Firenze)

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Qualche crepa si apre nel Mugello tra i muri eretti a protezione del Forteto. Non ci sono soltanto i processi sommari a carico del «compagno che sbaglia»: che, beninteso, non è Rodolfo Fiesoli, fondatore e guru della comunità, ma il democratico Paolo Bambagioni, vicepresidente della Commissione d'inchiesta della Regione Toscana. Il consigliere Pd, ex sindaco di Signa, ha parlato di «omertà» riguardo al Forteto accusando chi ancora protegge la comunità degli orrori, ma l'assemblea del Pd di Vicchio l'ha criticato per non aver rispettato la consegna del silenzio.

Nel Mugello circola la lunga lettera di «una cittadina che era di sinistra». «Sono stati gli ultimi avvenimenti vicchiesi e il comunicato Anpi a farmi riflettere sulla vicenda Forteto - scrive tra l'altro - Sono di sinistra da sempre, se con questo si intende l'abbracciare i valori della difesa dei più deboli contro i più forti, valori che dovrebbero essere dell'umanità intera. Mi chiedo perché nessuno abbia organizzato una manifestazione a sostegno delle vittime, affinché venga fatta finalmente luce su quanto accaduto per tanti anni. Infatti non ho visto grandi proclami, non ho percepito grande indignazione, ma a differenza di altre vicende, nessuno ne parla. Forse perché le istituzioni coinvolte (comunali e regionali) sono di sinistra? In compenso non si manca di protestare contro chi “osa” manifestare contro gli orrori successi in decine di anni di silenzi e omissioni, cioè contro le iniziative dei gruppi di destra con regolare autorizzazione delle forze dell'ordine. Ma perché non l'hanno fatta loro, quelli di sinistra con la coscienza pulita, una manifestazione a sostegno della verità?».

Una fiaccolata di solidarietà si svolgerà in piazza della Vittoria a Vicchio questo sabato alle 21, organizzata dal comitato «Adesso basta! Fermiamo il sistema Forteto». Il tam tam è partito sui social network e si sta rapidamente allargando. Ma la coltre di silenzio è dura da perforare. Due giorni fa, domenica 19, si è svolta la 12° Marcia di Barbiana, organizzata dal comune di Vicchio sui luoghi dove visse e operò don Lorenzo Milani. Barbiana è a pochi chilometri dalla comunità di Fiesoli, il quale si richiama esplicitamente agli insegnamenti dell'autore di Lettere a una professoressa.

Rappresentanti dell'Associazione vittime del Forteto avrebbero voluto partecipare, ma gli è stato sconsigliato. Motivo: «Bisogna evitare strumentalizzazioni», quasi fossero loro i colpevoli. Nell'appello per la Marcia, firmato dai sindaci della zona oltre che da Matteo Renzi e dal governatore Enrico Rossi, non si accenna alle vergogne del Forteto. D'altra parte, proprio il comune di Vicchio il 23 maggio 2003 ha conferito alla coop il premio Giotto d'Oro in quanto «sicuro punto di riferimento per famiglie e istituzioni dello Stato per l'attuazione di programmi di recupero e integrazione».

Già, complimenti vivissimi.

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