Politica

Elezione diretta del capo dello Stato, Alfano: "Ora l'intesa col Pd è possibile"

Ieri l'apertura di Letta: "Mai più il capo dello Stato con le vecchie regole". Il Pdl accelera per l'elezione diretta del capo dello Stato. Alfano : "Dal Pd spiragli significativi"

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, al termine delle consultazioni
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, al termine delle consultazioni

Il triste teatrino, che ha portato Giorgio Napolitano a sedere per la seconda volta conseutiva sullo scranno più alto della Repubblica, potrebbe aver spinto la maggioranza a lavorare per rivedere l'elezione del capo dello Stato. Ad aprire a una riforma in questo senso è stato proprio il premier Enrico Letta che, ieri pomeriggio, ha promesso che il prossimo presidente della Repubblica verrà scelto con regole nuove. Un proposito che è stato subito accolto con favore dal vicepremier Angelino Alfano. "Sarebbe una grande prova di democrazia - ha spiegato il ministro dell'Interno - come succede in altri Paesi come Francia e Stati Uniti dove i cittadini scelgono direttamente il capo dello Stato".

Da sempre il centrodestra propone l'elezione diretta del presidente della Repubblica. Da sempre il Pd osteggia questa riforma che metterebbe nelle mani dei cittadini il potere di scegliere chi portare al Quirinale. Letta ha finalmente rotto un tabù aprendo al dialogo col Pdl. Un dialogo costruttivo che, all'interno di una legislatura costituente, potrebbe davvero portare a nuove regole per evitare agli italiani i giochi di potere messi in atto per far fuori prima Franco Marini, poi Romano Prodi e per ripiegare, infine, sulla riconferma di Napolitano al Colle. "L’elezione del presidente della Repubblica - ha detto Letta - è impossibile con le vecchie regole". "Noi lo diciamo da sempre, abbiamo fatto da sempre una grande battaglia per l’elezione diretta del capo dello Stato - ha subito replicato Alfano parlando a margine della parata del 2 giugno - siamo assolutamente d’accordo sull’elezione diretta del presidente della Repubblica". Lo scorso anno il Pdl aveva provato a mettere in cantiere al Senato una riforma di questo tipo. Ma, nonostante la vasta maggioranza su cui poteva contare il governo Monti, le regole non sono state cambiate.

"Ora dal Pd arrivano dei significativi spiragli - ha continuato il vicepremier - l'elezione diretta del capo dello Stato sarebbe un modo per aumentare l’affetto dei cittadini nei confronti delle istituzioni".

Commenti