Stop dell'aula della Camera alla compensazione per il 2014 tra le cartelle esattoriali e i crediti vantati verso la pubblica amministrazioni. L'assemblea ha approvato l'emendamento al dl destinazione Italia delle commissioni Finanze e Attività produttive che modifica il via libera voluto dal M5S e approvato durante l'esame in commissione. In pratica, le imprese creditrici verso la pubblica amministrazione potevano compensare i loro crediti con le cartelle esattoriali ricevute. Ora su indicazione della commissione Bilancio la norma è stata riscritta prevedendo che le compensazioni potranno avvenire solo nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica. Spetterà dunque al ministero dell'Economia di concerto con il ministero dello Sviluppo economico emanare, entro 3 mesi dal via libera al decreto, il provvedimento attuativo.
La proposta del M5S che bloccava le cartelle era stata approvata durante l'esame del decreto in commissione e stabiliva la sospensione, per quest'anno, delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. La compensazione dei crediti commerciali vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione «è una misura certamente condivisibile ma deve essere estesa a tutte le imprese, non solo quelle che si trovano in una situazione di contenzioso con l'amministrazione», afferma la Confcommercio. In questo modo, secondo i commercianti, si può «dare una risposta certa e immediata a questa che è una vera e propria emergenza».
Equitalia, stop alla compensazione debiti-crediti L'emendamento al dl «Destinazione Italia»
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