Interni

Ex Ilva, pronto un prestito ponte di 320 milioni di euro

La fase di amministrazione straordinaria sarà temporanea, il governo è “alla ricerca dei migliori partner privati” per salvaguardare la continuità produttiva

Ex Ilva, pronto un prestito ponte di 320 milioni di euro

Ascolta ora: "Ex Ilva, pronto un prestito ponte di 320 milioni di euro"

Ex Ilva, pronto un prestito ponte di 320 milioni di euro

00:00 / 00:00
100 %

Il governo è al lavoro per trovare i migliori partner privati per salvaguardare la continuità produttiva, tutelare l'occupazione e garantire la sicurezza dei lavoratori dell’ex Ilva. Oggi si è tenuto il vertice tra l’esecutivo e i sindacati in un "clima propositivo e costruttivo" e sono stati illustrati i contenuti del dl approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 gennaio. Palazzo Chigi ha reso noto che è pronto un prestito ponte di 320 milioni di euro per garantire “la liquidità corrente qualora sia avviata la procedura di amministrazione straordinaria” per l’azienda.

Il governo ha fatto il punto della situazione dopo il confronto con ArcelorMittal, ricordando che Acciaierie d'Italia lo scorso 15 gennaio, nonostante le trattative in corso, ha presentato istanza presso la Camera di commercio di Milano per la composizione negoziata, mentre Invitalia ha mandato una lettera “ad Acciaierie d'Italia holding e Acciaierie d'Italia per chiedere la verifica dei presupporti per avviare le procedure per l'amministrazione straordinaria”. Ma non solo.

I rappresentanti del governo hanno precisato che la fase di amministrazione straordinaria sarà temporanea, ponendo l’accento sulla ricerca dei migliori partner privati con l'obiettivo di salvaguardare la continuità produttiva, tutelare l'occupazione e garantire la sicurezza dei lavoratori”. Il confronto tra esecutivo e organizzazioni sindacali sull’ex Ilva proseguirà e già nei prossimi giorni sarà aperto al ministero delle Imprese e del Made in Italy e al ministero del Lavoro un tavolo sulla vicenda che riunirà tutti i soggetti interessati.

Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha espresso "profonda preoccupazione per le conseguenze che potrebbero registrarsi per il territorio e l'economia locale a seguito del commissariamento dello stabilimento siderurgico Acciaierie d'Italia, ex Ilva, e alla luce della gravissima crisi che sta coinvolgendo le imprese dell'indotto". Il primo cittadino ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra governo e istituzioni locali per “superare le difficoltà attuali e garantire un futuro sostenibile per Taranto”.

Dal Forum di Davos di ex Ilva ha parlato il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha evidenziato l'impegno "per fare chiarezza perché per fare l'acciaio green servono tanti investimenti e quindi abbiamo bisogno di partner che li facciano insieme a noi questo è il momento della chiarezza".

Il titolare dell'Economia ha sottolineato che in questa fase c'è un partner che ancora non ha chiarito la sua posizione, ma allo stesso tempo "ci sono molti interessati a produrre a Taranto, il più grande insediamento produttivo di acciaio europeo".

Commenti