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Fa massacrare i genitori dall'amante per l'eredità

NapoliVabbé che la riconoscenza è un sentimento sempre più raro ma, organizzare il duplice omicidio dei propri genitori adottivi, per intascare la sontuosa eredita di 5 milioni di euro è veramente ributtante. Eppure, Gaia Angela Ruocco, 38 anni, di origini vietnamite di riconoscenza verso i genitori che l'avevano adottata e consentito di vivere una vita agiata e in un luogo da favola come (Anacapri, uno dei due comuni dell'isola di Capri), avrebbe dovuto serbarne tanta e in eterno.
Invece, questa donna spietata e senza scrupoli ha pianificato la morte dei due anziani genitori, ordinando la spedizione di morte, eseguita dal complice suo amante, nella villa di Anacapri. Lui avrebbe dovuto simulare una rapina. Ma la coppia diabolica in manette con l'accusa di tentato omicidio plurimo. Le due vittime sono invece sopravvissute e presto potranno tornare a casa.
L'uomo era stato incaricato dalla vietnamita, Gaia, 38 anni, che lui amava e sperava di conquistare (nonostante lei fosse sposata, con 2 figli) rendendosi suo complice, uccidendo Francesco Ruocco di 89 anni e la moglie, Bianca Vacca, di 82 anni. Cinque giorni fa l'assalto in villa, quando le vittime furono colpite con chiavi inglese e forbici. Il piano prevedeva la morte dei due anziani ma, invece, per fortuna, la reazione di lui, intervenuto in difesa della moglie, mandò all'aria i propositi del loro solitario aggressore che invece li credette morti, quando li vide a terra esanimi e insanguinati.
Massimo Fraleone, questo il suo nome, 51 anni, fuggi dalla villa dei Ruocco a mani vuote, lasciando al loro posto circa sessantamila euro che la coppia teneva in casa.
Francesco e Bianca furono trovati in condizioni gravi da un loro amico andato a trovarli. Poi, la corsa in ospedale per salvare la vita ai due anziani feriti gravemente a forbiciate e coltellate. Sotto choc l'isola più famosa del mondo: un assalto in villa da quelle parti è veramente un fatto inusuale.
La polizia, coordinata dalla Procura nel giro di quattro giorni ha fatto piena luce sulla brutale aggressione ai Ruocco. La coppia, anche se anziana e malconcia per le ferite riportate ma estremamente lucida ha identificato Fraleone, conosciuto 4 anni prima in occasione di un funerale. La vietnamita, e Fraleone erano colleghi di lavoro, consulenti finanziari a Roma, da tempo in cattive acque. Lui era in forti difficoltà economiche, perché afflitto dal vizio del gioco.
Cinque milioni avrebbero risolto i problemi economici di entrambi.
Dopo la missione, grazie a Dio fallita, Fraleone lungo la strada del ritorno a Roma, si è liberato degli indumenti sporchi di sangue e degli attrezzi utilizzati per colpire i coniugi Ruocco. Nello zainetto, dove teneva conservati i vestiti di ricambio, infilò gli abiti sporchi di sangue, chiave inglese e forbici e gettò tutto nel fiume Aniene. La svolta negli uffici degli investigatori, dove i due furono condotti per essere interrogati. Una volta lasciati da soli, Gaia e Massimo hanno iniziato a parlare dell'accaduto, tutto materiale utile per la polizia giudiziaria, regolarmente registrato dalle microspie ambientali. «Lei gli chiedeva di tenerla fuori, di scagionarla da eventuali sospetti».

Invece a questo punto sono scattate le manette.

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