Politica

A fianco del "Giornale": aiutiamo gli agenti

Paghiamo noi l'avvocato agli agenti coinvolti negli scontri. Imprenditori e politici sostengono il nostro fondo. Ecco l'IBAN: IT74 T 05696 01600 000070000X96

A fianco del "Giornale": aiutiamo gli agenti

Per sostenere l'iniziativa, ecco l'IBAN: Donazioni pro Poliziotti, Banca Popolare di Sondrio, IT74 T 05696 01600 000070000X96

Sembra che in tanti apprezzino l'iniziativa de il Giornale, per raccogliere fondi destinati alla difesa legale e alle cure mediche dei poliziotti coinvolti e indagati per gli scontri al corteo studentesco di Roma del 14 novembre.

Sono politici del centrodestra, ma anche imprenditori e professionisti come Flavio Briatore e Anna Maria Bernardini de Pace, che hanno già aderito alla sottoscrizione annunciata ieri dal nostro quotidiano. Oggi sul nostro sito ilgiornale.it e da domani sul giornale cartaceo pubblicheremo le coordinate del conto corrente per poter donare. «Se qualcuno ha sbagliato - dichiara Angelino Alfano - ne risponderà: noi, comunque, al bivio tra scegliere se stare dalla parte di chi è in divisa e difende la nostra sicurezza di cittadini e chi invece sfascia la vetrina e talvolta vuole sfasciare il cranio degli agenti di polizia, siamo sempre dalla parte degli uomini in divisa che difendono lo Stato italiano».Il segretario del Pdl aggiunge che bisogna stare dalla parte del diritto di manifestare e di protestare in piazza, ma anche del diritto di vivere sicuri. Poi Alfano commenta la foto di un poliziotto preso a calci in faccia, pubblicata ieri dal Giornale, concludendo: «Noi non siamo dalla parte di quel piede, ma di quella faccia».

Nel suo partito si registra una lunga serie di dichiarazioni a favore della raccolta fondi. «Sottoscrivo in pieno - dice il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - l'iniziativa del Giornale per la tutela legale dei poliziotti indagati in seguito ai disordini accaduti durante il cosiddetto sciopero europeo. Siamo certi che l'operato delle forze dell'ordine sia stato dettato da esigenze di tutela dell'ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini». Per Gasparri è giusto fare luce sulla dinamica degli scontri e individuare eventuali responsabilità, come sta facendo il ministro dell'Interno Cancellieri, mentre non sembra «prudente» decidere di mettere su ogni casco un numero identificativo dell'agente. «Potrebbe essere - avverte - un errore. Le ripercussioni, anche, in termini di intimidazioni successive, non vanno escluse. Ci auguriamo che su questa iniziativa si faccia un'attenta riflessione».

Anche la candidata alle primarie del Pdl Daniela Santanchè aderisce con convinzione alla sottoscrizione aperta ieri da Vittorio Feltri e da Alessandro Sallusti.
Anna Maria Bernini, deputata e portavoce vicario del Pdl, partecipa alla sottoscrizione e spiega: «È principio indiscusso che la giustizia debba fare il suo corso, ma è altrettanto doveroso stare dalla parte di chi come le forze dell'ordine ogni giorno rischia la vita per proteggere i cittadini». Per l'europarlamentare pidiellina Licia Ronzulli, quello de il Giornale è «un gesto di grandissimo impegno civile e rappresenta un modo concreto di dare sostegno e solidarietà alla parte realmente debole della vicenda». La sua collega a Bruxelles Lara Comi apprezza l'iniziativa e critica le polemiche sorte attorno alla vicenda dei lacrimogeni che sembravano lanciati dal ministero della Giustizia, mentre secondo i tecnici partivano da terra. «In una manifestazione - sottolinea - che si trasforma in una guerriglia urbana, con giovani teppisti che si crogiolano nella certezza della impunità, se l'opinione pubblica se la prende solo con le forze di polizia di un Paese significa che c'è un problema di agibilità democratica». Poi aggiunge una critica ad alcuni giornali che «hanno tentato strumentalizzazioni politiche, a partire dal lancio dei lacrimogeni».

Secondo Filippo Saltamartini la raccolta di fondi «riporta il quotidiano milanese alle origini, alla direzione di Indro Montanelli, ed è un'iniziativa importante e degna di essere adeguatamente sostenuta dal Pdl».


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