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Fidanza ancora nel mirino dei pm: "Dimostrerò di nuovo la mia innocenza"

La procura di Milano ha aperto una nuova indagine "per atti contrari ai doveri d'ufficio" nei confronti dell'eurodeputato di FdI

Fidanza ancora nel mirino dei pm: "Dimostrerò di nuovo la mia innocenza"

La magistratura non smette di prendere di mira Carlo Fidanza. "Mi dispiace che, a poche ore dalla richiesta di archiviazione per la inesistente 'lobby nera', ci sia un nuovo provvedimento della Procura di Milano che mi riguarda. Sono naturalmente a disposizione e continuo ad avere fiducia nella magistratura", dice l'eurodeputato di Fratelli d'Italia, parlando della nuova apertura d'indagini da parte della procura di Milano "per atti contrari ai doveri d'ufficio".

"Il recente caso che mi ha riguardato ha dimostrato ancora una volta quanto siano sbagliati i processi mediatici addirittura in presenza di immagini registrate, a maggior ragione lo sono se si estrapolano messaggi decontestualizzati", aggiunge Fidanza, convinto di riuscire ad affrontare il nuovo processo "con la stessa serenità che mi ha caratterizzato negli scorsi quindici mesi". L'eurodeputato è accusato di aver spinto il consigliere bresciano Giovanni Acri a lasciare il suo incarico per far posto a Giangiacomo Calovini. Fidanza, poi, secondo quanto sostengono gli inquirenti, avrebbe assunto suo figlio, Jacopo Acri, come suo assistente a Bruxelles."Dimostrerò che non c'è stata alcuna corruzione e tantomeno alcun uso improprio di risorse pubbliche. Chiederò di essere ascoltato dai pubblici ministeri per chiarire definitivamente i fatti di reato contestati e dimostrarne l'assoluta inconsistenza", conclude il meloniano Fidanza.

Le reazioni di Fratelli d'Italia

Da parte di Fratelli d'Italia, intanto, arriva piena soddisfazione per la conclusione del processo sulla 'lobby nera', avvenuta dopo che i pm hanno dovuto riconoscere "l'insussistenza delle ipotesi di reato formulate perché dalle indagini svolte non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video". La deputata Chiara Colosimo, questore di Montecitorio, interpellata da ilGiornale.it, commenta: "Sono passati 15 mesi ma gli inquirenti hanno confermato quello che era chiaro da tempo. Nessun reato, nessuna lobby nera. Siamo felici per Carlo e per Fratelli d’Italia ora ci aspettiamo che la stampa ed i media diano lo stesso risalto alla notizia che hanno dato a delle supposizioni infondate".

Le fa eco Augusta Montaruli, sottosegretario all'Università e alla Ricerca, che dice: "Nessuno restituirà a Carlo Fidanza, e a tutti noi con lui, i mesi di dolore persi a difendersi da cattiverie gratuite e insinuazioni vergognose. Ringraziamo chi ha voluto guardare oltre la mediaticità e non si è lasciato travolgere, rimanendo oggettivo”

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