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Finanziamento ai partiti Alfano-Bersani-Casini: "Abolirlo sarebbe un errore"

Lo scrivono i tre leader nella relazione alla proposta di legge sulla trasparenza e i controlli dei bilanci dei partiti. E subito divampa la polemica

Finanziamento ai partiti Alfano-Bersani-Casini: "Abolirlo sarebbe un errore"

Un sistema democratico può vivere senza finanziamento pubblico ai partiti? Il dibattito impazza nel Paese, specie dopo gli ultimi scandali che hanno coinvolto prima il senatore Luigi Lusi (ex tesoriere della Margherita), poi Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega. Qualcuno rievoca il referendum del 1993, che abrogò il finanziamento, tornato in vita (fin da subito) sotto forma di rimborsi elettorali. Intanto si apprende che l'ABC, l'asse Alfano-Bersani-Casini, non vuole cancellare i finanziamenti pubblici ai partiti: "Sarebbe un errore drammatico, che punirebbe tutti allo stesso modo e metterebbe la politica nelle mani delle lobby, centri di potere e di interesse particolare", si legge nella relazione alla loro proposta di legge sulla trasparenza dei partiti.

I leader della maggioranza che sostiene il governo Monti il 12 aprile scorso hanno firmato, insieme ai capogruppo di Pdl, Pd e Terzo Polo, una proposta di legge che prevede "misure per garantire la trasparenza e il controllo dei bilanci dei partiti e dei movimenti politici". "Il finanziamento pubblico dei partiti presuppone regole certe che garantiscano la trasparenza e il controllo sui bilanci. Questa è la strada e bisogna intervenire rapidamente".

La proposta di legge depositata da Alfano, Bersani e Casini ricalca  l’emendamento al decreto in materia di semplificazione fiscale all’esame della commissione Finanze, poi dichiarato inammissibile da Fini. Probabilmente già domani Montecitorio deciderà se assegnare in sede legislativa, alla commissione Affari Costituzionali, come chiesto dal presidente della Camera.

La legge sulla trasparenza

Un solo articolo, composto da nove commi, disciplina i sistemi di controllo dei bilanci e le sanzioni. Ma sono lasciati intatti i rimborsi elettorali. E non si fa menzione alcuna alla rata (l'ultima) dei finanziamenti che i partiti dovrebbero ricevere a luglio: Bersani la scorsa settimana aveva detto sarebbero slittati a settembre. I firmatari della legge nella relazione introduttiva scrivono che il punto è un altro: "Trasformare il finanziamento pubblico nella leva per riformare i partiti". Ma come riuscire in questo difficiloe compito? "Sancire per legge, come suggerito da Napolitano, regole di democraticità e trasparenza nella vita dei partiti e meccanismi corretti e misurati di finanziamento della loro attività. La strada maestra è quella della discussione e dell’approvazione di una legge organica che trasformi i partiti in associazioni riconosciute, dotate di personalità giuridica, con precisi requisiti statutari".

I leader di maggioranza ricordano anche che "nella commissione Affari Costituzionali della Camera sono in discussione diverse proposte di legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione che approderanno in Aula nel mese di maggio".

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