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Fini e le spese pazze per le foto: in soli sei mesi 180mila euro

Il rendiconto della Camera svelato da «Il Portaborse»porta nuove grane al presidente Oltre la metà dei fondi èandata al suo fotografo di fiducia, che seguiva già Almirante

Fini e le spese pazze per le foto: in soli sei mesi 180mila euro

Se la Polverini spende in un anno 75mila euro in foto, Gianfranco Fini fa molto meglio: 180mila euro in «servizi fotografici» spesi dal servizio «Cerimoniale» della Camera dei deputati (che si occupa soprattutto della presidenza) nel primo semestre 2012. Nel rendiconto pubblicato dal sito Il Portaborse si leggono tre cifre con altrettanti nomi. Primo, 93.574, 26 per «Impero fotografico Srl», quindi 69.706,76 per «Image Communication Net Srl» e infine 18.214,60 euro a favore di «Luxardo foto di A. Sulpizi», tre spese relative ai primi sei mesi dell'anno. Certo, la Camera è più importante della Regione Lazio, i deputati sono dieci volte di più, e il presidente della Camera è in fondo la terza carica dello Stato, merita un book fotografico di tutto rispetto. Ma che ci faranno con tutte quelle foto? E quale urgenza istituzionale può aver convinto Fini a comprare, oltre a quella sterminata serie di scatti, anche 44.770,00 di clip? C'è anche questa spesa tra le uscite della Camera nel primo semestre 2012. Il destinatario è la «Ovo Srl», società fondata dall'ex deejay di Mtv Andrea Pezzi. La Ovo produce contenuti multimediali, in particolare videoclip di pochi minuti su storia e personaggi, anche politici. Il contratto con la Camera consisterebbe nella fornitura di clip da trasmettere sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Ma il grosso sono le foto. Anche perché la «Impero fotografico Srl» non è una società a caso, è di proprietà di Enrico Para, fotografo ufficiale del presidente della Camera Gianfranco Fini, già fotografo del Msi e di Almirante. Para è uno dei pochi ex missini ad essere rimasti fedeli a Fini. Gira con un'Audi nera e una foto del Duce sulla targa. Nel 2002 Para ha anche scritto un libro fotografico a dimostrazione della sua fede incrollabile per l'attuale leader Fli (titolo: Gianfranco Fini. Cronaca di un leader). Para ha seguito l'ascesa di Fini come un francobollo (con intermezzi nei ministeri o nelle Regioni o Province guidate da ex finiani come Tremaglia, Storace, Prestigiacomo, Alemanno, Moffa). Dal 2001 al 2006 Fini è vicepremier e ministro degli Esteri, e dal 2001 al 2006 Para è fotografo ufficiale di Palazzo Chigi e del ministero degli Esteri, esperienze da cui trarrà un nuovo libro, Gianfranco Fini, il mio scatto. Da giugno 2008, quando Fini diventa presidente della Camera, il suo fidato fotografo diventa fotografo ufficiale della Camera dei deputati, «in particolare del Presidente On. Gianfranco Fini». Un sodalizio antico e perfetto, che assicura al bravissimo fotografo una bella entrata annua, e a Fini la giusta copertura fotografica per le sue numerose missioni istituzionali, in Italia e all'Estero. Sì perché i fotografi ufficiali seguono la terza carica nei vari viaggi per il globo, a stringere mani a omologhi o capi di Stato.

Oltre al camerata Para, l'altro fotografo ufficiale è Umberto Battaglia, titolare della «Image Communication», che nel semestre 2012 ha ricevuto dalla Camera 69mila euro. Battaglia non è un finiano (e ha meno commesse dalla Camera), è arrivato a Montecitorio con l'ex presidente Casini ed è stato confermato da Fini. Come anche la «Luxardo», che ha raccolto poco più di 18mila euro. Sono tutti professionisti che lavorano anche altrove, ma certo il presidente della Camera, o meglio le casse della Camera, assicurano a loro un buon introito annuale. Anche nel 2011 infatti, come aveva scoperto Libero, gli stessi tre soggetti avevano lavorato per la Camera. E anche parecchio: 380mila euro per il 2011. Anche in quel caso la parte del leone l'ha fatta il finiano antemarcia Para, che con la sua «Impero fotografico» ha fatturato a Fini la bellezza di 201mila euro. Molto più della «Image Communication» di Battaglia (142mila) e della «Luxardo foto» (38mila euro). Sempre loro tre avevano lavorato con la Camera di Fini anche l'anno prima, il 2010. La somma si trova nell'area «Parlamento Wikileaks» dei Radicali italiani, che hanno scandagliato i mille appalti di Montecitorio. Le foto fatte da «Impero», «Image» e «Luxardo» nel 2010 sono costate 307.992 euro.

Con un primo semestre da 180 mila euro, nel 2012, puntiamo a battere il record.

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