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Fondi per l'anniversario del Vate, in manette l'assessore De Fanis: terremoto alla Regione Abruzzo

Nel mirino l’erogazione dri fondi regionali destinati all'organizzazione delle celebrazioni dell’anniversario dei 150 anni della nascita di D’Annunzio

Fondi per l'anniversario del Vate, in manette l'assessore De Fanis: terremoto alla Regione Abruzzo

Terremoto alla Regione Abruzzo. Nel corso di una operazione scattata alle prime luci del giorno e denominata "Il Vate", la Forestale ha arrestato l’assessore alla Cultura Luigi De Fanis, la sua segretaria particolare e di due dipendenti regionali. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato per l’organizzazione degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 150 anni della nascita di Gabriele D’Annunzio. "Le accuse formulate sono molto gravi - ha commentato il governatore Gianni Chiodi, - spero che gli accusati siano in grado di chiarire la loro estraneità".

L’indagine, coordinata dal procuratore capo di Pescara Federico De Siervo e dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli, mira a far luce sulle modalità di erogazione dei contributi in base alla legge che disciplina organizzazione, adesione e partecipazione a convegni e altre manifestazioni culturali. "Le indagini - riferiscono dalla Forestale - hanno preso il via dalla denuncia di un imprenditore che si è rivolto al Corpo dopo le continue richieste di denaro ricevute da parte dell’assessore De Fanis in cambio della erogazione di fondi per l’organizzazione di manifestazioni culturali". In particolare gli accertamenti si sono concentrati sull’erogazione di fondi regionali destinati alla organizzazione degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 150 anni della nascita di D’Annunzio. Secondo gli inquirenti, infatti, De Fanis avrebbe chiesto tangenti per l'organizzazione del concorso internazionale di musiche da film Mario Nascimbene Award e per un evento al Salone del Libro di Torino. L’importo dei fondi regionali sarebbe stato di circa 40 mila euro e la richiesta di mazzetta, a quanto si è appreso da fonti giudiziarie, sarebbe stata del 10%.

Nel caso del Salone del Libro di Torino, per esempio, Andrea Mascitti, organizzatore del Mario Nascimbene award, propone un evento dal costo di 2.200 euro. "Tu hai scritto adesso duemila e duecento, sono le spese vere. E invece quello che presentiamo sono quattromila e quattro", spiega la segretaria di De Fanis, Lucia Zingariello, ora finita agli arresti domiciliari. "Sì, esatto, però io qua non c’ho messo niente", risponde Mascitti che registra le conversazioni in accordo con la procura. A quel punto interviene l’assessore: "Ci deve essere anche per la nostra associazione". L’associazione di cui parla De Fanis è "Abruzzo Antico" che fa capo direttamente a lui. E sarà infatti l’associazione dell’assessore a pagare Mascitti dopo aver ricevuto i soldi dalla Regione Abruzzo. "Allora - chiude De Fanis - sono... facciamo, millecentocinquanta alla nostra associazione e millecentocinquanta a te". Che "Abruzzo Antico" sia riconducibile a De Fanis lo conferma lo stesso assessore più avanti a Mascitti: "Ti ho caricato nella mia associazione...". Ed è lo stesso assessore a spiegare mesi dopo gli eventi, come "spartire" i soldi del Salone del Libro di maggio. A settembre l’incontro tra i due con De Fanis che consegna l’assegno da 4mila e 400 euro. "(De Fanis, ndr) mi ha detto - spiega Mascitti - vai oggi stesso in banca dove hai il conto, poi aspetta lunedì e preleva mille euro giustificandoli come spese personali, poi mi chiami al telefono, però attento che abbiamo tutti i telefoni sotto controllo e quando mi chiami dimmi: 'Allora, per quel progetto quando ci vediamo?'".

Come spiegano i quotidiani locali, questa mattina cinquanta uomini della Forestale hanno perquisito le sedi dell’assessorato alle Politiche Culturali della Regione Abruzzo dell'Aquila e di Pescara e la sede dell’Agenzia Regionale per la promozione culturale di Sulmona. Da qui, a macchia d'olio, in diverse località abruzzesi: Guardiagrele, Paglieta, Montazzoli e Vasto. Oltre all’assessore De Fanis è finita agli arresti domiciliari la sua segretaria particolare Lucia Zingariello.

All’obbligo di dimora sono invece Rosa Giammarco, responsabile dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Sulmona, e il presidente di una onlus del vastese, Ermanno Falone.

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