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Forza il varco per prendere l'aereo Lo sedano e muore

RomaÈ morto all'ombra dell'aereo che voleva prendere ad ogni costo. E forse non si è nemmeno reso conto che quello non era il volo giusto sul quale sarebbe dovuto salire. La tragedia si è consumata nel giro di qualche secondo davanti agli occhi di decine di passeggeri pronti al decollo che hanno visto M.J.L., spagnolo di 25 anni, crollare sotto la scaletta del veivolo.
È accaduto ieri mattina verso le 7 all'aeroporto romano di Ciampino e sul caso la Procura della Capitale ha già aperto un fascicolo. I fatti sono ancora da chiarire. Secondo quanto raccolto dagli investigatori, però, il giovane si sarebbe addormentato aspettando l'apertura dell'imbarco per Barcellona. Svegliandosi all'improvviso, avrebbe notato che il tabellone della sala d'attesa registrava la chiusura del check-in per un volo con sigla Bar. Non sapeva però che quelle tre lettere indicavano l'aereo in partenza per Bari, sempre della Ryanair. Pensando di perdere il volo per Barcellona, ha così forzato il varco raggiungendo di corsa la scaletta dei veivolo pronto per il decollo. Ma è stato bloccato dal personale di bordo. A quel punto ha iniziato a dare in escandescenza, urlando e avvinghiandosi alla scaletta per non scendere. Sul posto sono giunti i medici del pronto soccorso che, accompagnati dagli agenti della polizia di frontiera, gli hanno somministrato un sedativo per calmarlo.
Ma qualcosa è andato storto e il venticinquenne si è accasciato a terra ed è morto. Inutili tutti i tentavi di rianimarlo. Ad occuparsi delle indagini è ora la polizia giudiziaria dello scalo di Ciampino, coordinata dal comandante della V Zona, Antonio Del Greco, che ha già contattato il consolato spagnolo per avvertire i genitori della vittima. In tasca del passeggero, tra l'altro, gli agenti hanno trovato alcuni blister contenenti farmaci, che sono stati posti sotto sequestro.

Ma bisognerà principalmente attendere l'esito dell'autopsia disposta dalla Procura per capire cosa abbia provocato il decesso e se questo sia in qualche modo imputabile ai calmanti somministrati dal personale sanitario dello scalo romano.

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