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"Le forze armate sono di tutti". La lezione di Crosetto alla deputata dem

Il ministro della Difesa spegne le polemiche della vicepresidente Pd Chiara Gribaudo, che sui social aveva criticato un progetto sui "veterani" nelle scuole in Piemonte, definendolo "spot elettorale"

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"Le Forze Armate sono di tutti". Promemoria di Guido Crosetto. E invece c'è chi riesce a polemizzare in chiave politica anche su quelle. Ci aveva provato, nelle scorse ore, la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, che sui social aveva contestato un progetto che in Piemonte porterà i giovani studenti a contatto con i "veterani" delle associazioni d'arma. Nelle intenzioni un'iniziativa per promuovere e trasmettere i valori della patria, ma non secondo la deputata dem che invece aveva parlato di "spot elettorale" promosso dalla giunta regionale di centrodestra e in particolare dall'assessore Maurizio Marrone di Fratelli d'Italia. Alle rimostranze dell'esponente Pd ha però risposto in tono categorico il ministro della difesa, con parole che hanno letteralmente smontato ogni possibile strumentalizzazione.

"Il Piemonte finanzia un progetto delle associazioni d'Arma che porta militari nelle scuole a parlare di istituzioni, di democrazia, di patria, attraverso la storia della Forze Armate. A chi attacca parlando di spot elettorale, voglio ricordare che le Forze Armate sono di tutti", ha scritto Crosetto sui social in risposta alla deputata Pd che ieri aveva sollevato la polemica. "La Regione sceglie di utilizzare fondi pubblici per promuovere 'i valori della patria' tramite i militari nelle scuole. Ancora una volta vengono soddisfatti i capricci dell'assessore Marrone e la sua sete propagandistica", aveva attaccato Gribaudo, prendendosela con l'esponente locale di Fratelli d'Italia e accusando quest'ultimo di aver soverchiato il governatore forzista Alberto Cirio.

"Cirio conta ancora qualcosa o è stato completamente commissariato da Fratelli d'Italia in vista delle elezioni regionali? Il vero presidente è diventato Maurizio Marrone, espressione della destra reazionaria, ideologica e oscurantista? A quanto pare è così, visto che ogni sua proposta viene accettata supinamente", aveva ancora polemizzato la vicepresidente Pd, trasformando un'iniziativa meritoria e non certo politica in un'occasione di scrontro tra partiti. "Le ragazze ed i ragazzi delle scuole avrebbero diritto ad un insegnamento diverso, non ad uno spot elettorale fatto con i soldi di tutte e tutti", aveva anche aggiunto Gribaudo. Parole che hanno spinto il ministro della difesa a intervenire per fare un po' di chiarezza. Per dissipare la cortina delle critiche pretestuose.

Già in precedenza, a replicare all'esponente dem era stato l'assessore meloniano Morrone, per primo chiamato in causa dall'avversaria politica. "Si tratta di un progetto presentato da associazioni combattentistiche registrate presso il ministero della difesa come Assoarma e Anarti, risultato vincitore a un bando pubblico emanato in forza di una legge, quella sull'invecchiamento attivo, presentata e approvata dal centrosinistra nella legislatura di Chiamparino presidente", aveva specificato l'esponente di Fratelli d'Italia, aggiungendo polemico: "Basterebbe questa considerazione ad affondare nel ridicolo e nelle carte bollate la dichiarazione di Gribaudo, ma merita sottolineare un particolare decisamente gustoso". Ovvero, il fatto che durante la celebrazione del 4 novembre a Torino vi era stato spazio per un "momento fondamentale del progetto Patres". Gli studenti - aveva spiegato Marrone- "hanno distribuito il fiore di stoffa 'non ti scordar di me' in ricordo dei caduti a tutte le autorità presenti, compreso il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che ha posato di buon grado insieme a loro (e a me) in una foto di gruppo, con il myosotis al bavero".

Da qui, l'affonfo finale dell'assessore: "Sostenere che il sindaco dem di Torino si presti ad uno spot elettorale di Fratelli d'Italia non sarà eccessivo addirittura per la spesso esilarante nuova linea schleiniana?".

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