Fugatti fa il bis in Trentino: il trionfo del centrodestra
23 Ottobre 2023 - 11:26Il governarore uscente della Lega è nettamente in testa con oltre il 51%, quattordici punti sopra il candidato del centrosinistra: ennesimo successo della coalizione di governo
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Maurizio Fugatti si riconferma presidente della Provincia autonoma di Trento. L'esponente leghista, già governatore in Trentino in tutti gli ultimi cinque anni, è ampiamente in testa in dopo lo scrutinio delle prime schede: sostenuto da Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Udc, Noi Trentino per Fugatti Presidente, Patt, Fassa e La Civica, la sua percentuale di voti ottenuti si aggira attorno al 51%. Francesco Valduga, candidato del centrosinistra, si trova sotto di quattordici punti, inchiodato al 38%. Sotto il 4% tutte le altre liste a partire da quella del rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Alex Marini (1,8%), passando per le figure di Sergio Divina (Alternativa popolare, Noi con Divina e Giovani per Divina presidente), Elena Dardo (Alternativa), Filippo Degasperi (Onda, Unione popolare e La me val-Primiero Vanoi Mis) e Marco Rizzo (Democrazia sovrana popolare).
Il successo del centrodestra
Non sono quindi bastate agli avversari politici di Fugatti tutte le recenti polemiche - che si sono poi rapidamente trasformate in un dibattito pubblico nazionale - sull'abbattimento dell'orsa JJ4 e di quella F36. Così come si è rivelatata totalmente ininfluente la rottura con l'ex senatore Sergio Divina, il quale - dopo una lunga carriera nelle fila della Lega - aveva deciso di lanciare la propria candidatura alla guida dell'esecutivo provinciale. Sostenuto da tre liste civiche e annoverando tra i propri sostenitori molti esponenti del centrodestra. Fugatti, quindi, resterà alla guida dell'amministrazione dell'ente territoriale trentino per i prossimi cinque anni. Una rivincita personale per lui, dopo tutti gli attacchi subiti negli ultimi mesi, nonché l'ennesima conferma di come il centrodestra di governo continui a imporsi alle urne anche in ambito locale, come anche dichiarato da Matteo Salvini: "Vittoria in Trentino, Lega e Civica del presidente prima forza politica con oltre il 20%, Maurizio Fugatti confermato con larghissimo vantaggio. Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra. Buon lavoro a Maurizio e alla sua squadra", scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio.
I risultati dei partiti
Per quanto riguarda i dettagli delle preferenze conquistate da ogni singola lista, i risultati parziali dicono che nella coalizione che ha nettamente vinto la sfida elettorale, la Lega è prima con il 13%. Grandissimo balzo in avanti di Fratelli d'Italia, che vola dall'1,4% del 2018 al 12% di oggi. Forza Italia prende il 2%, in linea con i risultati delle ultime elezioni provinciali, stante anche i voti drenati dalla presenza di tante liste civiche collegate. Per quanto le forze di opposizione dentro il Parlamento italiano, per un Partito Democratico che porta a casa un 16%, c'è un Movimento Cinque Stelle che crolla all'1,8%.
Le elezioni in Alto Adige
Capitolo a parte per l'Alto Adige, dove la giunta provinciale Kompatscher ter parte decisamente in salita. La Suedtiroler Volkspartei (Svp) esce decisamente indebolita dalle elezioni provinciali, calando rispetto al 2018 dal 38,8% al 34,5%. Lo stesso vale anche per il partner di coalizione della Lega, che cinque anni fa fu il primo partito di lingua italiana con il 14% ed ora si ritrova al 3%, sorpassata da FdI (6%) e addirittura dal Pd (3,5%). Crollano sotto l'un percento 5 Stelle (0,7%) e Forza Italia (0,6%).
La vera sorpresa (annunciata per certi versi dal successo sui social) è quella dell'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, che - partendo dal nulla - ha raccolto il 5,9% dei consensi con slogan anti-migranti e no vax.