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Giorgio Napolitano: "Sulle elezioni anticipate decido io"

Il Colle sulla riforma elettorale: "A distanza di oltre 20 giorni lo sforzo da me sollecitato con lettera del 9 luglio non abbia purtroppo prodotto i risultati attesi"

Giorgio Napolitano: "Sulle elezioni anticipate decido io"

Giorgio Napolitano alza la voce: spetta solo al Capo dello Stato la valutazione su eventuali elezioni anticipate. Lo ha scritto il presidente della Repubblica al termine di una nota nella quale chiede ancora una volta ai partiti di convergere su una "larga intesa" per la legge elettorale. "In quanto a ipotesi che appaiono sulla stampa di possibile anticipazione delle elezioni politiche normalmente previste per il prossimo aprile - ha scritto il Capo dello Stato -, ritengo di dover sollecitare la massima cautela e responsabilità in rapporto all’esercizio di un potere costituzionale di consultazione e decisione che appartiene solo al Presidente della Repubblica".

"Negli incontri che ho avuto nei giorni scorsi con il Presidente del Senato e il Presidente della Camera, abbiamo constatato come a distanza di oltre 20 giorni lo sforzo da me sollecitato con lettera del 9 luglio non abbia purtroppo prodotto i risultati attesi. Altre settimane sono trascorse senza che abbia avuto inizio in Parlamento l’esame di un progetto di legge elettorale sulla base dell’intesa, pure annunciata come imminente da parte dei partiti rappresentanti attualmente la maggioranza e aperta al confronto tra tutte le forze politiche", ha proseguito il Quirinale. "L’ipotesi che avevo prospettato all’inizio di luglio ai Presidenti delle Camere perchè la ponessero all’attenzione dei Presidenti dei gruppi parlamentari - si legge nella nota - era quella della formalizzazione di un testo di riforma largamente condiviso, anche se non definito su alcuni punti ancora controversi. Ma nei giorni scorsi anzichè chiarirsi e avvicinarsi, le posizioni dei partiti da tempo impegnati in consultazioni riservate, sono apparse diventare più sfuggenti e polemiche. Debbo dunque rinnovare il mio forte appello a un responsabile sforzo di rapida conclusiva convergenza in sede parlamentare. Ciò corrisponderebbe con tutta evidenza al rafforzamento della credibilità del paese sul piano internazionale in una fase di persistenti gravi difficoltà e prove.

In quanto a ipotesi che appaiono sulla stampa di possibile anticipazione delle elezioni politiche normalmente previste per il prossimo aprile - conclude il Colle - ritengo di dover sollecitare la massima cautela e responsabilità in rapporto all’esercizio di un potere costituzionale di consultazione e decisione che appartiene solo al Presidente della Repubblica".

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