Politica

Il governo pronto ad aumentare le tasse sui dispositivi hi-tech?

A essere colpiti saranno smartphone, pc, tablet, ma anche chiavette Usb, hard-disk e decoder. Dai 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet ai 40 euro per i decoder. Bray: "Nessuna tassa"

Il governo pronto ad aumentare le tasse sui dispositivi hi-tech?

Il governo è pronto a imporre un nuovo balzello. È la volta della tassa sull'hitech. A essere colpiti saranno smartphone, pc, tablet, ma anche chiavette Usb, hard-disk esterni, Tv con funzione di registratore e decoder. Insomma, tutti i dispositivi elettronici che funzionano da archivi digitali. Dai 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che acquisteremo in futuro ai 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB. A tutto questo andrà aggiunta la nuova aliquota Iva al 22%. Al momento l'applicazione della tassa è in stand-by. Al ministro dei Beni, Attività culturali e Turismo, Massimo Bray, spetterà l'ultima decisione dopo aver sentito tutte le parti in causa. I renziani hanno già esternato le loro critiche. "L’Italia ha bisogno di più digitale a prezzi accessibili, di più ricerca orientata all’innovazione, non dell’aumento ingiustificato di balzelli a fondo perduto. Il ministro Bray resista, e non firmi il decreto. Sul settore grava già l’Iva al 22%, l’aumento delle tasse che potrebbe comportare un costo maggiore di 5 euro sugli smartphone e sui tablet rischia di essere una mazzata insopportabile. Dobbiamo incentivare l’uso della tecnologia, in questo modo la scoraggiamo, facendo pagare ai consumatori la pirateria digitale", hanno dichiarato i senatori democratici Andrea Marcucci e Isabella De Monte. Quest'ultima ha aggiunto: "Che strano Paese l’Italia. Creiamo l’Agenzia per il Digitale, poi quintuplichiamo le tasse per l’acquisto di tablet e smartphone. Il governo rifletta prima di adeguare le tariffe. Si tratta di un aumento spropositato che non andrebbe in alcun modo a finanziare la ricerca".

In serata il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha precisato che, rispetto alle notizie uscite a mezzo stampa su una nuova tassa sui telefonini nei prossimi giorni, "non è prevista nessuna tassa su smartphone e tablet e le ipotetiche tariffe pubblicate in merito agli aumenti di costo sono infondate, la norma a cui si fa riferimento è quella relativa all'equo compenso per i produttori di contenuti, regolata attraverso decreto ministeriale, in attuazione di una norma vincolante europea che impone rinnovi triennali.

Il precedente decreto del 2009 è già scaduto e il ministro Massimo Bray sta lavorando a una soluzione condivisa, nel rispetto e nella difesa del valore del diritto d'autore, ascoltando tutte le categorie interessate per raggiungere una decisione equilibrata nell'interesse degli autori, dei produttori di smartphone e tablet e, soprattutto, dei cittadini fruitori degli stessi".

Commenti