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Grillo: "Abolire la cassa integrazione, è un orpello degli anni Settanta"

Il comico propone di abolire la cassa integrazione: "È un orpello inventato dalla famiglia Agnelli negli anni Settanta"

Grillo: "Abolire la cassa integrazione, è un orpello degli anni Settanta"

"La cassa integrazione è un orpello inventato dalla famiglia Agnelli negli anni Settanta. E per me non è neanche costituzionale, perché discrimina". Ai microfoni del Gr1, Beppe Grillo è tornato a picchiar duro contro il governo e a criticare la legge di stabilità che in questi giorni è al vaglio del parlamento: "C’è questa semantica fraudolenta: stabilità di cosa? È la vecchia finanziaria dove dentro c’è qualsiasi cosa". "Ma vi sembra normale che fanno la legge sul femminicidio e dentro ci mettono la possibilità di non abolire più le province?", ha chiesto provocatoriamente il guru dei Cinque Stelle. Sul reddito di cittadinanza ha, poi, ribadito che i fondi si possono trovare "con una riforma fiscale, togliendo tutte le tasse dal lavoro, via l’Inps, via tutti questi ammortizzatori sociali".

Il comico genovese è tornato a invocare il voto anticipato. "Andiamo alle elezioni, anche col porcellum, se modificano la legge elettorale la modificano esclusivamente per non farci partecipare alle elezioni", ha detto ai microfoni del Gr1 accusando il premier Enrico Letta di aver votato contro l’abolizione del porcellum, così come ha fatto tutto il Partito democratico. Un'accusa subito respinta dal segretario Guglielmo Epifani: "Se c’è qualcuno da accusare è proprio Grillo: non si affrontano così i problemi, la nostra proposta, che prevede il doppio turno di collegio di coalizione, è la migliore ed è un punto da cui partire perché assicura la governabilità e il fatto che ognuno possa contarsi in quello che rappresenta realmente, superando finalmente il porcellum". Secondo Grillo, invece, non esiste "una legge elettorale perfetta". "Noi facciamo una proposta, sarà decisa dalla rete, quando l’avremo proporremo quella", ha aggiunto il leader del Movimento 5 Stelle ribadendo di non voler più "delegare la mia vita e quella dei miei figli a questa gente". E ha concluso: "Tu avveleni il clima quando menti, non ce n’è uno che ha detto scusate ho sbagliato, anzi si autoassolvono e che gli errori sono i nostri che siamo lì da otto mesi".

Gli attacchi di Grillo ha infastidito anche Letta che non ha accettato le accuse mosse contro la legge di Stabilità. In collegamento con l’azienda Merloni, il presidente del Consiglio ha infatti assicurato che saranno trovate le risorse necessarie per coprire la manovra per il 2014: "La linea è tenere i conti a posto ma non vogliamo soffocare la ripresa". "Io lotto per un’Europa che capisca che di sola austerià si muore - ha, poi, spiegato Letta - la sola austerità farà vincere alle prossime elezioni europee i movimenti euroscettici come quelli di Le Pen o in Italia di Grillo".

In questo caso, è il ragionamento del capo del governo, l'Europa non sarebbe più gestibile.

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