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Grillo alla Bild: in autunno l'Italia farà bancarotta

Il leader del M5S al tabloid tedesco Bild: "Fra settembre e ottobre l'Italia farà bancarotta"

Grillo alla Bild: in autunno l'Italia farà bancarotta

Ancora una volta sceglie un giornale estero per gettare fango sul suo Paese. E stavolta, in un'intervista al tabloid tedesco Bild, la spara più grossa del solito. Beppe Grillo si lancia in una sinistra profezia: in autunno l’Italia farà bancarotta. Tra settembre e ottobre lo "Stato finirà i soldi" e allora diventerà "difficile pagare gli stipendi e le pensioni". Poi respinge, stizzito, le accuse di voler "sabotare" il Paese: "Noi non sabotiamo un bel niente, i partiti si stanno sabotando da soli, non bisogna più riporre in loro alcuna fiducia. Da loro non verrà più nulla".

In un passaggio delirante dell'intervista Grillo arriva ad auspicare un'invasione tedesca: "In Italia siedono in Parlamento ancora trenta parlamentari condannati, con sentenze passate in giudicato, per reati gravi. A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali, nelle posizioni giuste. In questo senso sarei contento di un’invasione tedesca in Italia".

Grillo non considera Berlusconi - come gli suggerisce l’intervistatore - "il vincitore" di queste giornate di caos a Roma, anzi per lui "Berlusconi è già sconfitto". E sulla rielezione di Giorgio Napolitano il leader M5S ribadisce che "equivale a un subdolo colpo di Stato". E prova a spiegare meglio il suo ragionamento: "I partiti lottano per la sopravvivenza", quasi a voler sottintendere che la conferma di Napolitano al Quirinale sia il loro salvacondotto per non essere spazzati via.

"La situazione non è da ridere - puntualizza Grillo -. In Italia c’è una rabbia enorme. Noi teniamo a freno questa rabbia". E torna sull'offensiva definizione del candidato cancelliere della Spd, Peer Steinbrueck, che all’indomani del voto si disse indignato dell’elezione di due comici in Italia. Grillo replica così: "Come comico non la trovo un’offesa.

Forse sono un ex comico? Qualche volta non so più neppure io cosa sono".

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