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Guai a smettere di sognare Ecco i signori dell'ottimismo

«I sogni non sono un lusso. Il tuo sogno è possibile». Italiani ri-cominciate a sognare, perché è proprio sognando che siamo diventati tutti Mastroianni, masticatori di idee improbabili eppure possibili, capaci di rialzarsi anche dopo le tempeste.
Il messaggio di Porsche Italia firmato Oliviero Toscani sta tutto in una reclame, in una 911, la macchina che i ragazzini imparano a riconoscere e far propria con la mente, messa lì, a raccontare del Belpaese di oggi e di sé. Dell'ottimismo capace di salvare il mercato, o perlomeno di salvarti la giornata. Perché, si sa, la crisi morde, le paure si fanno largo e la caccia alle streghe si è aperta ma lo sguardo cupo non è per il popolo figlio della genialità di Totò. E allora non c'è modo migliore per pubblicizzare la Porsche del ripartire dal desiderio che è, che ha saputo e continua a incarnare: «Il tuo sogno è possibile: non ucciderlo, è la cosa più importante per te. Non farti frenare dalle tasse sul lusso. Se ti fermano per un controllo, lasciali fare. Se sei in regola, andranno a controllare quelli che non lo sono. Se la tua fantasia sono io, non reprimerla. La vita deve essere vissuta con passione, altrimenti cosa ci rimane?».
In fondo il coraggio sta proprio in questo, nello scommettere sul domani. E coraggioso è contribuire «allo sviluppo di cui tutti parlano. Sono un'emozione razionale... A questa Italia ferma servono i cavalli che io ho e che devi avere anche tu». Porsche urla di ripartire dall'emozione, dall'ottimismo utile a (s)muovere le cose. Solo una grande strategia di marketing? Sì, forse. D'altra parte, che Toscani sappia impacchettare slogan in grado di lasciare il segno non è una novità. Eppure in questa campagna pubblicitaria è possibile scovare quel pizzico di spirito che ci serve per ripartire.
Perché il continuo strillare (anche a buona ragione) parole come «cassa integrazione», «spread» e «fallimenti», schiaccia l'ottimismo e pure quelle storie capaci di fare vedere la luce in fondo a un tunnel indubbiamente troppo lungo. Esistono infatti imprenditori e imprese anti-crisi. Sono quelli che da un'idea si sono disegnati il mestiere. Uno di questi ha il volto e il nome di Alessandro Basso. Il suo bambino non sta bene e le cure farmacologiche devono essere costanti. Lui, però, viaggia spesso per lavoro. Cerca qualcuno in grado di assicurargli la consegna a domicilio di farmaci. Non lo trova. Nasce così Far Express Italia, l'azienda che, partita con un capitale di 25mila euro, distribuisce farmaci ai cittadini. Nasce così l'azienda che in questi ultimi 14 mesi di crisi, si è diffusa in 57 capoluoghi di provincia.
Basso si definisce un «imprenditore anti-crisi», mentre Andrea Barchiesi e Paolo Mosconi provano a farsi tali: Reputation Manager si occupa di calcolare la reputazione on line di privati e aziende e si sta facendo largo nel web. Di ottimismo ne mastica e ne fa masticare un po' anche Elco Italia, la ditta che grazie alla produzione di caldaie di alta potenza nel primo semestre del 2012 è riuscita ad abbracciare il segno positivo, con una crescita di fatturato del 18%.
Coldiretti annuncia che il settore agricolo fa schizzare in su le assunzioni del 6,7% e Gruppo Coin, grande azienda nella vendita di abbigliamento al dettaglio, nelle prossime settimane assumerà personale in tutta Italia. Di ottimismo non si vive, dice chi ottimista non è. Ma magari esserlo aiuta.

E qualcuno lo ha dimostrato.

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