Politica

Idv, Donadi e Formisano lasciano. E Di Pietro rischia di perdere il gruppo alla Camera

L’ex pm ha la meglio. La linea di Donadi esce sconfitta dalla riunione dei parlamentari dipietristi. Si dimettono pure Evangelisti e Formisano

Nell'Idv ha vinto la linea di Antonio Di Pietro. Ma l'euforia è durata appena una notte. Questa mattina la doccia ghiacciata. In mattinata l’ex capogruppo Massimo Donadi e il parlamentare Nello Formisano hanno lasciato il gruppo alla Camera per passare al Misto. Nel pomeriggio, poi, Fabio Evangelisti ha confermato le annunciate dimissioni dalla Camera e da segretario toscano dell'Italia dei Valori: "Da parte mia c'è un dissenso netto nei confronti dei comportamenti politici di questi ultimi tempi". A questo punto l'ex pm di Mani Pulite rischia di perdere il gruppo autonomo anche alla Camera: senza i tre dimissiomnari i deputati dipietristi scendono a 17, tre in meno della soglia minima rischiesta dal regolamento. Dovrà quindi essere richiesta la deroga all’ufficio di presidenza.

Nel partito dicono che si sia trattato di un redde rationem necessario. Di Pietro incassa la vittoria, Donadi lascia dopo che la sua linea è uscita sconfitta dalla riunione di parlamentari dipietristi. Una riunione durata oltre cinque ore e terminata intorno all'una di notte. Tra le altre risoluzioni, quella che il congresso dell’Italia dei Valori si terrà soltanto dopo gli appuntamenti elettorali regionali e nazionali. Al termine dell’incontro Di Pietro ha evitato i giornalisti, Donadi si è invece concesso alle telecamere. "Di Pietro ha presentato la sua linea. Devo dormirci su, domani prenderò le mie decisioni", ha detto il deputato che ha voluto poi fugar ogni dubbio sulle ipotesi di un passaggio al Pd: "Non va neanche preso in considerazione", ha aggiunto sottolineando tra l’altro che "sono sei mesi che Di Pietro dice che ci accorderemo con il Pd, eppure non succede nulla". In mattinata, dopo averci dormito sopra, sia Donadi sia Formisano hanno deciso di lasciare il partito spiegando che, durante la riunione di ieri sera, non sono stati i soli a criticare Di Pietro, reo di aver tradito il progetto dell'Idv. "La nostra sensazione è che non resteremo in due", ha chiosato Formisano. Dopo aver lottato contro la fuoriuscita di Donadi e Formisano, Evangelisti ha gettato la spugna e ha presentato le proprie dimissioni pur ammettendo che le responsabilità non sono tutte di Di Pietro.

A questo punto, l’ex capogruppo comincerà a lavorare a un progetto che sarà presentato alla fine di novembre. L’obiettivo è quello di essere "lievito per un processo di riaggregazione di una galassia di fermento che anima il centrosinistra ma che non ha trovato ancora piena e completa definizione". Con uno sguardo privilegiato al movimento arancione, cui aderisce anche Luigi De Magistris, e al Partito democratico. Tanto che Donadi non si fa problemi a far sapere che alle primarie di coalizione voterà per Bersani.

"Guardiamo a 360 gradi a tutte quelle esperienze che hanno permesso al centrosinistra di governare bene - ha concluso Formisano - con la consapevolezza che l’esaurimento del ciclo di Berlusconi ha portato all’esaurimento di tutto quello che portava un nome ed un cognome".

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