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Imu, l'ira del Pdl contro l'Fmi Brunetta: "Magari qualcuno gli ha chiesto un aiutino"

Il partito reagisce compatto al monito del Fondo internazionale, che all'Italia consiglia di non abolire la tassa sulla prima casa. Avanti sugli impegni presi

Imu, l'ira del Pdl contro l'Fmi Brunetta: "Magari qualcuno gli ha chiesto un aiutino"

L'Imu sulla prima casa non può essere cancellata. Un monito secco è arrivato dal Fondo monetario internazionale, spalleggiato dall'Ocse. Entrambe le organizzazioni consigliano all'Italia di non intervenire sulla tassazione della prima casa, ma di pensare piuttosto a risorse finanziarie da destinare alla riduzione del carico fiscale che grava sul lavoro.

L'ingerenza internazionale su un tema di grande attualità, su cui il Pdl ha puntato fortemente in campagna elettorale, portandolo poi avanti nel corso della legislatura, ha scatenato l'ira all'interno del partito, che ha reagito compatto.

"Se fossimo in un'aula - ha commentato il presidente della commissione Finanze alla Camera, Daniele Capezzone - direi che il fatto non sussiste". In un'intervista rilasciata alla Stampa il deputato ricorda gli impegni presi e "l'attesa dei cittadini" per la riforma. Punta anche il dito sui costi (4 miliardi): "Appena un duecentesimo del complesso della spesa pubblica nazionale".

E se Fabrizio Cicchitto punta il dito contro un documento che "sembra stato scritto o ispirato da chi in Italia vuole complicare la vita del governo", Renato Brunetta, capogruppo alla Camera, fa "un cattivo pensiero: magari qualcuno, all’interno del ministero dell’Economia ha chiesto un aiutino al Fondo Monetario Internazionale: dicci questo, piuttosto che quest’altro... per ragioni di politica interna".

Una critica neppure troppo velata al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni.

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