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Intellettuali chic, guru e professori Ecco chi guida il camper di Renzi

Il sindaco di Firenze in guerra per le primarie ha un esercito Il ruolo di Gori, la fondazione Big Bang e l’aiuto di Baricco

Intellettuali chic, guru e professori Ecco chi guida il camper di Renzi

La «giocosa macchina da guer­ra » di Matteo Renzi gira a pieno re­gime. Il camper viaggia per l’Ita­lia, lo staff pianifica le mosse. È una struttura importante, il picco­lo Obama non è uno sprovveduto.

Guru, intellettuali, politici, «pon­tieri » sono al lavoro da tempo. Il «cerchio magico» renziano si espande ogni giorno.

Tra i fedelissimi qualche acqui­sto recente puntella chi segue Ren­zi dal tempo della provincia di Fi­renze. I guru della campagna elet­torale sono cinque. Luca Lotti ac­compagna Matteo da quand’era segretario cittadino della Marghe­rita, poi è stato suo segretario par­ticolare in provincia e in comune, dove sei mesi fa è stato nominato capo di gabinetto: ora ha preso fe­rie per seguire la campagna delle primarie Pd. Giorgio Gori, ex ma­nager Mediaset e produttore tele­visivo, segue la comunicazione e il monitoraggio dei media. Giulia­no Da Empoli ha il compito di ela­borare i contenuti: economista, fi­glio dell’ex consigliere economi­co di Bettino Craxi, è stato assesso­re alla Cultura del comune di Fi­renze finché il sindaco non gli ha chiesto di guidare la task force del programma. Luigi De Siervo, di­rettore commerciale della Rai, an­ch’egli «figlio di» (suo padre Ugo fu presidente della Corte costitu­zionale), introdotto a Renzi dalla sorella Lucia che lavora nella se­greteria del sindaco, è l’organizza­tore e lo scenografo dei grandi eventi. Il portavoce è Marco Agno­letti, un tempo addetto stampa di Lapo Pistelli, il politico fiorentino che lanciò Renzi: il Rottamatore gli faceva da assistente parlamen­tare (oggi diremmo portaborse) al tempo della Dc e ora l’ha sur­classato.

Un ruolo importante rivestono i «pontieri», tra i quali primeggia Marco Carrai, il consigliere che apre le strade con l’ establishment non solo fiorentino. Roberto Reg­gi, ex sindaco di Piacenza ora re­sponsabile della macchina orga­nizzativa, è molto vicino a Enrico Letta e cerca sponde con Mario Monti. Con Romano Prodi lo stes­so Renzi ha un rapporto persona­le diretto (a Verona ha invitato a «non tirarlo per la giacca») cemen­tato da due «prodiani doc»: Patri­zio Bianchi, assessore al Lavoro della regione Emilia Romagna, ed Ernesto Carbone, assistente del Professore a Bruxelles e responsa­bile delle sue vittoriose campa­gne elettorali. Da Empoli tesse la rete delle relazioni internaziona­li,dai Kennedy a Blair. La nuova re­sponsabile dell’ufficio stampa, Antonella Madeo, giornalista del­la tv Youdem , è stata scelta anche per i contatti con i veltroniani. Bianchi è anche a capo della Fon­dazione

Big Bang , operativa da 10 giorni secondo Dagospia , nel cui consiglio d’amministrazione sie­dono proprio Da Empoli, Carbo­ne, De Siervo e il sindaco di Savo­na Federico Berruti. La struttura, rivela il sito di gossip , sarà «il brac­cio logistico, gestionale ed econo­mico ( compiti di fund­raising ) del­la campagna elettorale per le pri­marie di Matteuccio Renzi».

Tra i politici Renzi deve perfe­zionare la campagna acquisti. Per ora la squadra è composta soprat­tutto di sindaci democratici capi­tanati da Graziano Delrio, primo cittadino di Reggio Emilia e presi­dente dell’Associazione naziona­le comuni d’Italia. Il resto della truppa annovera i veneti Achille Variati (Vicenza), Jacopo Massa­ro (Belluno) e Federico Vantini (San Giovanni Lupatoto, Verona, che giovedì ha aperto la kermesse scaligera), il piemontese Andrea Ballarè (Novara) e il ligure Berru­ti. In ascesa Matteo Richetti, presi­dente del consiglio regionale del­l’Emilia Romagna. Nella galassia del Rottamatore gravitano numerosi intellettuali ai quali vengono chiesti contribu­ti, idee, spunti da approfondire. Scrittori come Alessandro Baric­co, Enrico Brizzi ed Edoardo Nesi (che è assessore alla Cultura della provincia di Prato); economisti co­me Pietro Ichino e Luigi Zingales; il costituzionalista Francesco Cle­menti; l’inventore di Eatitaly, Oscar Farinetti. La cerchia fioren­tina è molto nutrita, specie di per­sonaggi alla guida di società ed en­ti legati al comune: oltre a Carrai (presidente di Firenze Parcheggi) e Da Empoli (numero uno del Ga­bi­netto Vieusseux), vi appartengo­no Angelo Falchetti, presidente di Mercafir, Francesco Bonifazi, ca­pogruppo Pd a Palazzo Vecchio, Fabio Cacioli, responsabile della direzione sviluppo economico del comune. Giovedì erano tutti a Verona. La punta di diamante è pe­rò una stella dello sport: Pep Guar­diola, ex allenatore del Barcellona pigliatutto. Secondo il Foglio , Pep avrebbe concesso a Mat (via sms) un sostegno mediatico per una «squadra d’attacco»contro il cate­naccio di Pier Luigi Bersani. Non sono ancora trapelati nomi di fi­nanziatori. Alla domanda su quanti soldi investirà per le prima­rie, Renzi ha detto di attendere il tetto fissato dal partito: l’ultima volta furono 250mila euro.

Il pic­colo Obama è apparso sicuro di raggranellarli tutti.

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