Politica

Islam, adesso Grillo condanna l'America: "Esporta la democrazia con le bombe"

Sul blog il comico assolve gli islamici che protestano: "Non tollerano le ingerenze dell'Occidente". Da indignado anti Casta, ad antagonista rosso per rubare voti a Vendola

Il comico Beppe Grillo
Il comico Beppe Grillo

Un durissimo attacco anti americano, una violentissima reprimenda contro l'Occidente che "esporta la democrazia" a suon di bombardamenti e una sorta di assoluzione dei Paesi islamici che, nei giorni scorsi, hanno preso d'assalto le ambasciate e i simboli dell'Occidente. Beppe Grillo si toglie le vesti dell'indignado anti Casta per indossare quelli del rivoluzionario anti americano e anti imperialista. E il blog del comico genovese si trasforma, all'occasione, in una costola del nostrano Indymedia. "Il film che insulta l’Islam e Maometto non è la causa dell’incendio che dilaga nei Paesi musulmani - spiega il guru del Movimento 5 Stelle - è solo l’ennesima muleta rossa sventolata in faccia a chi non tollera più ingerenze da parte dell’Occidente".

La tecnica è sempre la stessa: spararla grossa. E, mentre il dibattito politico lo aveva incastrato sulla mancanza di democrazia all'interno del movimento e alla fronda contraria allo strapotere di Gianroberto Casaleggio, nell'ultimo post pubblicato sul suo blog Grillo preferisce cambiare bersaglio e prendere le parti degli islamici che, nelle ultime ore, hanno messo a ferro e fuoco numerose città per protestare contro il film "Innocence of muslims". "Da decenni l’Occidente esporta democrazia nel Medio Oriente. Lo fa con i bombardamenti, con l’occupazione militare, con presidi, basi, portaerei", scrive il leader del Movimento 5 Stelle accusando agli Stati Uniti e, in generale, tutto il mondo occidentale: "Lo fa sempre (chi lo può negare?) a fin di bene. È per una questione di civiltà. È nel nostro Dna civilizzare il mondo, dallo sterminio degli indiani d’America, al genocidio degli indios, alla caccia grossa agli aborigeni d’Australia, alla colonizzazione dell’Africa, oggi lasciata in eredità dagli Stati alle multinazionali".

Una nuova trovata elettorale per andare a saccheggiare elettori al leader del Sel Nichi Vendola. Dopo averlo aiutato durante la campagna elettorale in Puglia il comico genovese ha, infatti, deciso di contrastarlo nel tentativo di trovare consensi anche tra le frange della sinistra radicale. Nell’ultimo post, infatti, il guru del Movimento 5 Stelle si lancia in una crociata contro "l'imperialismo americano", contro la "militarizzazione del Medioriente" e contro il "predominio delle multinazionali". Temi cari alla sinistra estrema che, negli ultimi anni, si è appunto riconosciuta nella rivoluzione arancione e si è, quindi, ricompattata nel Sel di Vendola. Proprio per questo, dopo aver definito "punto di non ritorno per una situazione insostenibile" gli eventi delle ultime ore, Grillo si chiede: "Qualcuno ha chiesto scusa agli iracheni? Qualcuno ha processato Bush per crimini contro l’umanità? Non mi risulta. L’Afghanistan è occupato dalle forze della Nato, Italia inclusa, senza nessuna ragione". Tutta retorica, insomma. "Alla destabilizzazione completa del Medio Oriente - conclude il comico genovese - mancano ancora l’intervento della Turchia nel teatro di guerra e un attacco all’Iran. Le primavere arabe volgono all’inverno.

Forse, non ci sono mai state".

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