Politica

L'audio rubato, Berlusconi: "Napolitano intervenne su sentenza Mondadori"

Una troupe di Piazzapulita (La7) registra lo sfogo del Cavaliere che ha telefonato a un esponente del Pdl mentre era in corso un'intervista. Ghedini: "Sarebbe una gravissima violazione dei principi costituzionali". Il Colle: "Ciò che è stato riferito a Berlusconi è un'altra delirante invenzione diffamatoria"

Si infiamma lo scontro politico. E nella fase più alta dello scontro tra politica e magistratura, finisce anche il Quirinale, in un intreccio dai contorni inquietanti. Una troupe di Piazzapulita (La7) registra lo sfogo di Berlusconi che telefona a un esponente del Pdl mentre è in corso un'intervista: "Mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata", dice il Cavaliere, facendo riferimento al risarcimento da oltre mezzo miliardo di euro per la battaglia Mondadori-Cir. Nella puntata di stasera del programma di Corrado Formigli il video integrale con l'audio della telefonata.

Berlusconi, convinto che Napolitano non abbia fatto nulla per garantire la sua agibilità politica, non si limita ad accusarlo di questa cosa ma va oltre. Fa riferimento a un complotto che sarebbe stato ordito ad altissimo livello per aggravare la sua situazione giudiziaria. Ma in che modo? Napolitano, pensa il Cavaliere, avrebbe esercitato un intervento direttamente sui giudici della Corte di Cassazione, riuniti per la sentenza sul Lodo Mondadori, esortandoli a riaprire la camera di consiglio. Un'accusa gravissima quella rivolta al Capo dello Stato e registrata dai microfoni di Piazzapulita.

“Mi è stato detto che il Capo dello Stato avrebbe telefonato per avere la sentenza prima che venisse pubblicata“, afferma Berlusconi nella telefonata, con tono alterato. “Dopodiché ha ritelefonato da capo, ha fatto ritelefonare da Lupo al presidente della Cassazione che ha chiamato il presidente di Sezione costringendolo a riaprire la camera di consiglio. Cosa che non succede mai - osserva il Cavaliere - perché la sentenza era già pronta il 27 di giugno”. Subito dopo Berlusconi elenca al proprio interlocutore gli effetti di questo intervento. Il contenuto della telefonata confermerebbe i retroscena pubblicati negli ultimi giorni su Berlusconi, profondamente deluso per non dire arrabbiato nei confronti del Capo dello Stato. Gravissimo il sospetto che il Colle possa essere intervenuto per rendere ancor più difficile la vita al Cavaliere.

Piazza Pulita non trasmetta la telefonata "intercorsa fra il Presidente Berlusconi ed altro parlamentare, è materiale palesemente vietato", ha affermato il legale del leader Pdl, Niccolò Ghedini. Che poi ha aggiunto: "Si apprende da alcune agenzie di stampa che durante la trasmissione Piazza Pulita in onda questa sera verrebbe messa in onda una telefonata intercorsa fra il Presidente Berlusconi ed altro parlamentare. Se fosse vero si tratterebbe di una gravissima violazione dei principi costituzionali. Ovviamente procederemo in tutte le sede giudiziarie del caso invitando nel contempo i responsabili della trasmissione a non voler utilizzare il materiale palesemente vietato".

Sulla vicenda è intervenuto anche il Quirinale che, attraverso una nota, ha fatto sapere che "quel che sarebbe stato riferito al Senatore Berlusconi circa le vicende della sentenza sul Lodo Mondadori è semplicemente un’altra delirante invenzione volgarmente diffamatoria nei confronti del Capo dello Stato".

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