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Legge elettorale, domani Berlusconi incontra Renzi. L'ira dei bersaniani: "Se firma accordo col Cav, finisce il governo"

A poche ore dal fatidico incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla legge elettorale, la minoranza del Partito Democratico affila la lama e avvisa il segretario. Anche Scelta Civica sulle barricate

Legge elettorale, domani Berlusconi incontra Renzi. L'ira dei bersaniani: "Se firma accordo col Cav, finisce il governo"

A poche ore dal fatidico incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulla legge elettorale, la minoranza del Partito Democratico affila la lama e avvisa il segretario: "Se domani si chiude un accordo Renzi-Berlusconi che esclude tutti gli altri la maggioranza finisce domani". Un incontro che, stando alle indiscrezioni del quotidiano Europa, dovrebbe tenersi proprio nella sede del Partito Democratico in Largo del Nazareno. Indiscrezione poi confermata da Renzi in serata, durante il programma su La7 Invasioni barbariche: "L'incontro avverrà al Nazareno alle ore 16".

Non ha usato mezzi termini il deputato bersaniano Alfredo D’Attorre, aggiungendo che "un Pd normale dovrebbe partire dalla maggioranza e poi allargare il confronto mentre è strano chiudere un accordo con Berlusconi che ha detto che vuole le elezioni anticipate e invece escludere chi è disposto anche a fare le altre riforme, sul Senato e il Titolo V della Costituzione". Insomma, il rischio di venir tagliati fuori è alto e sentito. Anche il deputato democratico Nico Stumpo lo ha esternato: "La riforma elettorale e le riforme istituzionali devono essere sempre largamente condivise per questo devono essere frutto di un accordo tra la maggioranza e le opposizioni e non di un accordo tra il Pd e Forza Italia di Berlusconi, il rischio è che ciò che abbiamo fatto uscire dalla porta, Berlusconi fuori dalla maggioranza e dal Parlamento, rientra dalla porta principale dandogli così in mano la golden share della riforma elettorale. Questo è inaccettabile".

Della stessa opinione Scelta Civica. "La nostra posizione sulla riforma della legge elettorale è "sediamoci e parliamone" anche perchè è evidente che bisogna parlarne nella maggioranza. Se ci fosse un accordo scritto domani tra Berlusconi e Renzi sarebbe non solo strano, ma grave, nel senso che gli accordi si fanno tra tutte le parti. A oggi noi non abbiamo avuto un incontro con il Pd, non l'abbiamo avuto e già questo è anomalo

538em;">", ha dichiarato Andrea Mazziotti intervenendo a Tgcom24.

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