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L'esperto di sicurezza informatica: non è stato un attacco hacker

Michele Pagliuzzi, esperto di sicurezza informatica, smonta l'hackeraggio denunciato da Grillo: "Potrebbe essere stato uno stratagemma per invalidare il voto"

L'esperto di sicurezza informatica: non è stato un attacco hacker

Ma quale attacco hacker alle Quirinarie? Michele Pagliuzzi, ingegnere responsabile della sicurezza informatica per Kelyan – una ditta che implementa sistemi di protezione per migliaia di aziende -, di attacchi hacker come quelli denunciati da Beppe Grillo non ne ha mai visti. E ha molti dubbi.

Ingegnere cosa è successo al sito di Beppe Grillo?
“Come esperto del settore la cosa mi ha molto incuriosito. Faccio questo mestiere da vent'anni e hackeraggi così non esistono”.

In che senso?
“Gli attacchi hacker solitamente possono avere tre scopi. Gli attacchi chiamati denial of service hanno lo scopo di rendere inaccessibile il sito. E in questo caso non è successo, perchè il blog del comico è stato sempre raggiungibile. Nel secondo caso, quello utilizzato da Anonymous per intenderci, si penetra nell'amministrazione del sistema per rubare dei dati e poi divulgarli in rete. Ma anche questo non è il nostro caso: perché i risultati delle Quirinarie non sono stati pubblicati, almeno al momento, da nessuna parte. Nel terzo e ultimo caso, che è chiamato defacing, viene modificato il sito con dei contenuti o degli avvisi in cui si rivendica l'attacco. Non è accaduto nemmeno questo”.

Quindi le modalità sono anomale.
“Sì. Sui siti underground nessuno ha pubblicato nessuna rivendicazione. Di solito compare qualche cosa, magari anche per puro esibizionismo. Non sembra nemmeno un atto di hacktivism, cioè di chi utilizza conoscenze di hackeraggio per scopi politici”.

Però l'attacco è stato certificato.
“La Dnv Business Assurance ha certificato, con un comunicato stringatissimo, che c'è stato un danneggiamento dei dati. Ma non si parla di attacco, si fa riferimento solo al danneggiamento dell'integrità dei dati. Di hackeraggio ne parla solo il blog di Grillo. Ma anche qui c'è qualcosa che non torna”.

Ci spieghi...
“Se chi gestisce un sito identifica un attacco dovrebbe sapere quando è iniziato e chi l'ha fatto. Invece non è stato comunicato nulla”.

Quindi non è stato un attacco hacker?
“Agli occhi di un tecnico questo non è un episodio di hacking”.

Secondo lei cosa è successo?
“Più che un attacco hacker è probabile che ci sia stato un problema tecnico, che si sia rotto il "giocattolo" delle Quirinarie.

Ma, come si vocifera in rete, potrebbe anche essere stato uno stratagemma di chi gestisce il sito per invalidare le votazioni”.

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