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Letta: "Missione aereo-navale nel Mediterraneo. Abolirei la Bossi-Fini". Ma Alfano non ci sta

Il presidente del Consiglio ricorda il dramma di Lampedusa e promette: "Metteremo in campo tre volte navi attuali e aerei per un Mediterraneo più sicuro". Ma nel governo non c'è identità di vedute sulla legge Bossi-Fini che regola l'immigrazione

Letta: "Missione aereo-navale nel Mediterraneo. Abolirei la Bossi-Fini". Ma Alfano non ci sta

Ci sarà una missione militare umanitaria per arginare la situazione dei flussi migratori nel Mediterraneo, perché questo non sia più "un mare di morte". L'ha annunciato il presidente del Consiglio Enrico Letta nel corso della manifestazione Repubblica delle Idee a Mestre. "Il dramma del Mediterraneo e di Lampedusa - ha sottolineato Letta - e che l’Italia sta affrontando, le immagini, sono la dimostrazione che esiste problema che ci riguarda tutti". Per questo "metteremo in campo unità navali e aree".

"Il Consiglio Europeo che si riunisce il 24-25 ottobre aveva altri argomenti all’ordine del giorno e la richiesta italiana e francese - ha aggiunto Letta - è stata quella di far sì che sia tema immigrazione come emergenza, fra dieci giorni i capi di governo europei affronteranno tema. L’emergenza è a minuti e non può aspettare mesi per la soluzione e riguarda il nostro mare, noi non scarichiamo la colpa sull’Europa, noi facciamo in modo che se ne occupi. Ma vogliamo fare subito la nostra parte":

Il premier ha detto "che nei giorni successivi al naufragio di Lampedusa" si è iniziato a ipotizzare "un’iniziativa, la costituzione di una missione militare umanitaria italiana navale e aerea che riuscirà rendere il Mediterraneo un mare più sicuro possibile". Un mare che, "non è possibile sia diventato una tomba. Metteremo in campo unità navali e aree, ci costerà molto - ha avvertito il primo ministro - e affrontiamo il tema e diciamo all’Europa che c’è bisogno di Frontex e discutere il regolamento di Dublino. Dobbiamo fare subito delle scelte per evitare che il Mediterraneo sia un mare di morte. Da lunedì renderemo operativa questa soluzione".

"Non c’è dubbio - prosegue il capo del governo - che il nostro Paese debba adottare nuova normativa sul diritto d’asilo, perché il tema chiave è come affrontare l’arrivo di profughi migranti che arrivano da stati falliti. Il tema dev’essere la priorità al diritto d’asilo, tanto per essere chiari, rispetto a chi fa le campagne elettorali su questo tema, il diritto d’asilo è contenuto nell’articolo 10 della nostra Costituzione". Per il premier il diritto all’asilo "va garantito" e "nel Mediterraneo va garantito in maniera diversa che nel resto d’Europa". "Se Frontex ha sede a Varsavia, Frontex da un messaggio di un tipo di questione che ha a che vedere con le frontiere: è chiaro che Varsavia chiama un tipo di risposta", ha detto, parlando della necessità di "una sede di Frontex che abbia i piedi nel Mediterraneo per affrontare un tema che non è che finisce a novembre perché arriva il maltempo". "Con l’allargamento a est dell’Ue il tema dell’immigrazione è stato visto soprattutto da un punto di vista - ha spiegato Letta - ma io rivendico il fatto che la questione del mare implica una questione diversa; c’è il rischio di morire per i migranti e anche per i soccorritori".

Poi Letta, incalzato dal direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ribadisce la propria linea sull'immigrazione: "Da cittadino e da politico abolirei la Bossi-Fini e ho sempre ritenuto sbagliato il reato di clandestinità". Il premier ha poi aggiungento che di questo se ne discuterà nel governo.  Al giornalista che gli fa notare come per il vicepremier Alfano la Bossi-Fini non fosse da toccare e come questa fosse una contraddizione, Letta ha replicato: "Siamo una grande coalizione, ce ne sono parecchi di punti di
contraddizione". In generale quello dell’immigrazione "non è più un tema da serie C: è un tema fondamentale e non per farci le campagne elettorali, come hanno fatto partiti che sulla base della paura del diverso hanno preso tanti voti", ha aggiunto Letta lanciando un'evidente stoccata alla Lega Nord.

Alfano: abolire la Bossi-Fini? Demagogia

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano parlando con i giornalisti a Prato, al termine della firma in Prefettura del patto territoriale per la sicurezza, sottolinea che abolire la legge Bossi-Fini è una declamazione demagogica: "Non è che se si abolisce la Bossi-Fini si risolve il problema dei morti in mare. Non è che se si abolisce il problema della Bossi-Fini - ha aggiunto Alfano - smettono di imbarcarsi illecitamente o di morire in mare perchè così si rende tutto più sicuro. Non si può trasformare un grande dramma europeo, del Mediterraneo in una questione di demagogia politica. Con la demagogia non si eliminano i morti".

Bondi: Letta pensa a una diversa maggioranza?

"Mi sembra che non sia solo il ministro Cecyle Kyenge ad invocare una diversa maggioranza sulle questioni che riguardano l’immigrazione clandestina nel nostro Paese". Lo afferma Sandro Bondi. Lo stesso Presidente del Consiglio, infatti, si proclama a favore della abolizione della legge Bossi-Fini, forse ritenendo che la maggioranza che lo sostiene sia di volta in volta intercambiabile.

È un’altra conferma della disinvoltura con cui Enrico Letta tratta i rapporti con uno dei partiti più importanti che
sostengono il suo governo".

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