Politica

L'orgoglio di Forza Italia e la causa contro Ingroia

I lettori aderiscono alla querela collettiva nei confronti di Ingroia che ha detto: Forza Italia è la diretta espressione della mafia. Azione civile contro il pm: SCRIVETE QUI

Antonio Ingroia alla presentazione del suo libro "Io So"
Antonio Ingroia alla presentazione del suo libro "Io So"

Quasi duemila firme in poche ore e mi auguro non sia finita. Sono quelle dei lettori che aderiscono alla querela collettiva nei confronti del pm Ingroia che in un libro e in una intervista ha sostenuto la seguente tesi: non ci sono prove che Forza Italia sia nata in combutta con la mafia, ma dico che Forza Italia è la diretta espressione della mafia.
Io credo che noi liberali italiani non possiamo permettere che una simile affermazione resti nell'aria impunita. Perché al di là degli errori, alcuni anche gravi, di singoli signori, la storia di Forza Italia merita rispetto. È la storia di milioni di uomini liberi che su intuizione di Silvio Berlusconi hanno creduto, votato e lottato per un Paese migliore. Io, che di Forza Italia non ho mai avuto la tessera, non ci sto a essere additato come mafioso. Noi elettori del centrodestra non siamo mafiosi, a meno che sia considerato tale aver impedito ai comunisti di salire al potere.
Oggi quindi metto la mia firma accanto a quelle già arrivate in redazione su un'idea di quel matto di Vittorio Sgarbi. E voglio che sia fatta giustizia. Niente carcere, per carità, ma Ingroia non può non pagare per la sua diffamazione, che cosa ha di diverso da me rispetto all'etica e alla legge?
Lo chiedo al suo collega, Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna, che ieri in una intervista sui miei arresti a La Repubblica ha detto: il comportamento di Sallusti è eccentrico e anomalo, ognuno è libero di sceglier la sua strada, ma ci si aspetterebbe lealtà nei confronti dello Stato.
E allora chiedo a Maisto: a suo avviso, Ingroia è leale con lo Stato visto che in queste ore, da magistrato, sta partecipando attivamente al dibattito politico non escludendo una sua discesa in campo nella sinistra? Crede che il suo comportamento sia o no anomalo? E ancora. Cosa intende per lealtà? Per caso che io debba sottostare a decisioni di una magistratura che tace di fronte a un collega che, usando il suo presunto prestigio e in campagna elettorale, bolla come mafioso un partito (il Pdl) e invita a votarne un altro (la sinistra Arancione dell'amico ex pm De Magistris)? Il giorno che lei, dottor Maisto, e i suoi colleghi avrete il coraggio di dire basta alla giustizia politica (quella che ha condannato me), di dire che questi signori sono il cancro del Paese e vanno cacciati, il giorno che lei dirà che tra di voi ci sono persone sleali ecco, quel giorno, io rispetterò lo Stato.

E voi.

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