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"Non devo giustificarmi". Conte in imbarazzo sulle vacanze a Cortina

Il leader pentastellato replica alle polemiche sul proprio soggiorno ampezzano: "Bolla mediatica. Ho sentito tante stupidaggini". Poi il dettaglio sull'albergo di lusso

"Non devo giustificarmi". Conte in imbarazzo sulle vacanze a Cortina

Dopo aver soggiornato tra le vette dolomitiche di Cortina d'Ampezzo, Giuseppe Conte è diventato un maestro nell'arrampicata. Sì, sugli specchi. Per spegnere i gossip e le polemiche sulla propria vacanza invernale, il leader del Movimento Cinque Stelle ha deciso di rompere il silenzio. L'operazione - lo anticipiamo subito - non ci è sembrata delle più riuscite. "Ho assistito a questa bolla mediatica e mi sono anche sorpreso, ho sentito anche tante stupidaggini", ha lamentato l'ex premier su Rete4, cercando di respingere le accuse di incoerenza tra quella legittima villeggiatura in un albergo di lusso e la retorica grillina sulla morigeratezza della classe dirigente.

Vacanza a Cortina, parla Conte

"La questione è molto semplice: ho raggiunto per Capodanno la mia famiglia che era a Cortina, per non rimanere solo a Roma, dove ho lavorato fino al 30. Ipocrisia? Non credo proprio, perché se c'è una cosa che mi caratterizza è la massima trasparenza per tutte le questioni e le polemiche", ha contrattaccato Conte, ospite a Controcorrente. "Se c'è la mia famiglia a Cortina la raggiungo, pagando di tasca nostra, e credo che non ci sia nessuna colpa, nulla di cui giustificarsi", ha aggiunto, smorzando i toni di una polemica che Italia Viva ha persino portato all'attenzione del Parlamento.

"Attenzione morbosa su di me"

"Non ho mai nascosto chi sono: 25 anni di onorata professione come avvocato e professore universitario, da lì poi è partito il mio impegno in politica. Se c'è la mia famiglia a Cortina io la raggiungo. Pagando di tasca nostra credo non ci sia nessuna colpa: nulla di cui giustificarsi", ha rimarcato il leader pentastellato. L'ex premier si è poi soffermato sui costi della vacanza, che in realtà erano solo una delle obiezioni sollevate su quel soggiorno ampezzano. "È evidente a tutti che c'è un’attenzione morbosa. Ho sentito tante stupidaggini, tipo che avrei pagato 2500 euro a notte. Non abbiamo preso una suite, ma una semplice stanza standard. Abbiamo pagato molto meno di quella cifra", ha detto in tv l'ex avvocato del popolo.

Il ménage familiare e le critiche ignorate

Incalzato dalla conduttrice, il capo dei 5S non ha però voluto specificare chi in famiglia avesse pagato la vacanza (secondo l'ex moglie, ci avrebbe pensato l'attuale compagna del politico, Olivia Paladino). "Siamo alla follia, se io devo giustificare le spese di un ménage familiare", ha affermato Giuseppe. Così, di fatto, il leader pentastellato ha eseguito una serie di piroette dialettiche per uscire dall'impaccio ampezzano, senza però soffermarsi su alcune contestazioni sollevate da Matteo Renzi e Italia Viva: Conte era accompagnato dalla scorta? Da quante persone era composta e dove aveva alloggiato? E con quali eventuali costi per i contribuenti?

"Un giornalismo serio, che vuole fare inchiesta e non questo gossip dovrebbe, dedicarsi a chi, e mi riferisco a leader politici, le vacanze non le paga come le ho pagate io ma semmai se le fa pagare da Stati stranieri", ha piuttosto contrattaccato il leader pentastellato, mandando frecciatine a qualche collega. Abbastanza sbrigativa infine la posizione su uno dei principali rilievi: quello sull'incoerenza tra il lusso (sacrosanto, per carità) e la propaganda grillina.

"C'è la convinzione che ci si batte per le fasce più deboli debba avere un reddito di cittadinanza ricompreso in quelle fasce" ha risposto Conte, negando che il Movimento abbia mai sostenuto istanze pauperiste.

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