Interni

"Marina Militare? Non escludo alcun tipo di intervento". Linea dura di Salvini sui migranti

Matteo Salvini, davanti ai numeri record di Lampedusa, non esclude il pugno di ferro: "Se ne sbarcano 4-5mila al giorno è una bomba sociale"

“Marina Militare? Non escludo alcun tipo di intervento”. La linea dura di Salvini contro i migranti

Ascolta ora: "“Marina Militare? Non la escludo”. La linea dura di Salvini contro i migranti"

“Marina Militare? Non la escludo”. La linea dura di Salvini contro i migranti

00:00 / 00:00
100 %

L'emergenza migranti in Italia non ha mai assunto simili contorni. Le immagini dei barchini in coda al porto di Lampedusa hanno fatto il giro del mondo per quella che il vicesindaco ha definito come "un’invasione". Il governo è a lavoro per bloccare le partenze e, di conseguenza, limitare arrivi e morti in mare, il premier Meloni ha sottolineato che sarà un'operazione lunga ma risolutiva, a differenza degli interventi emergenziali che servono solo a tamponare e non a eliminare il problema. Nel frattempo il vicepremier Matteo Salvini, ospite di "Stasera Italia" su Rete 4, ha proposto la linea di massimo rigore.

In un momento storico in cui in un'isola come Lampedusa riescono ad arrivare fino a 5mila persone in un giorno solo, secondo il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture non bisogna escludere alcuna ipotesi per arginare il fenomeno, anche quella di ricorrere alla Marina Militare. "Io penso che non si debba escludere nessun tipo di intervento. Ho stima in Crosetto, ho fiducia in Tajani e Piantedosi, stiamo facendo un lavoro di squadra, non escludo, ripeto, ogni genere di intervento", ha dichiarato Salvini, aggiungendo che "non possiamo assistere a scene atroci di questo genere. Occorre in ogni Regione un centro per le espulsioni".

Il ministro ha spiegato: "Ci sono tanti modi per bloccare, ridurre un flusso: a mali estremi, estremi rimedi". Questo, ovviamente, non esclude di percorrere la via diplomatica come sta facendo il premier Meloni. Anzi, prosegue Salvini, "la via diplomatica è necessaria da percorrere. Occorre, però, fare anche altro. Dobbiamo arginare questo flusso con ogni mezzo necessario". Le due strade possono e devono essere complementari per evitare che l'Italia soccomba sotto il peso di centinaia di migliaia di migranti che gravano sul suo sistema di accoglienza, senza peraltro ricevere il supporto dell'Europa. "Oltre alla via diplomatica da seguire, il governo sta ragionando su una via italiana, perché se ne sbarcano 4-5mila al giorno è una bomba sociale... Meloni comunque ha fatto e continua a fare un lavoro sovrumano", precisa il vicepremier.

Il lavoro fatto dal premier in questo primo anno di lavoro a Palazzo Chigi, ci tiene a sottolineare Salvini, sta restituendo in Europa all'Italia "una centralità perduta in passato. Naturalmente serve tempo. In dieci mesi non risolvi i problemi degli anni precedenti". L'Unione Europea, prosegue il vicepremier, "se ne frega di quello che accade a Lampedusa e Ventimiglia.

Nelle ultime ore il governo italiano, lasciato colpevolmente da solo da una Europa distratta, deve risolverlo da solo il problema".

Commenti