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Per Monti 32 mila euro al mese di stipendio

Altro che sacricfici: il presidente del Consiglio incassa uno stipendio da nababbo. Alla faccia della sobrietà e del rigore

Per Monti 32 mila euro al mese di stipendio

Più volte ha chiesto sacrifici agli italiani. Lui ha perfino rinunciato al compenso da presidente del Consiglio (nonostante i contributi pensionistici il Prof li continui) e da ministro dell'Economia (incarico quest'ultimo ricoperto adesso da Grilli). Il tutto in nome della sobrietà e dei conti ordine, ché i tempi non sono floridi.

Peccato però che Mario Monti, in termini di sobrietà e austerità, non sia proprio un asso. Infatti, secondo i conti in tasca al premier fatti da Dagospia, il bocconiano incassa uno stipendio mensile di 32mila euro. Per arrivare alla cifra complessiva, si deve partire dalla remunerazione di Commissario europeo (iniziò a lavorare a Bruxelles nel 1995): 9mila euro lordi mensili. Senza considerare che le pensioni e le indennità degli ex commissari sono fissati da Consiglio d'Europa e che gli ex commissari godono di un regime fiscale meno pressante e punitivo del nostro.

Dopo Bruxelles, c'è l'incarico di Senatore a Vita. Diecimila euro a cui vanno sommati la "diaria" ridotta (sic) a 3.500 euro mensili dal primo gennaio 2011, il rimborso spese per l'esercizio del mandato (altri 2.090 euro), un rimborso forfettario per "spese generali" di 1.650 euro, biglietti gratuiti per aerei, treni e navi, esenzione dal pedaggio autostradale e "l'assegno di fine mandato". Il tutto per più di 20.000 euro al mese, scrive il ragioniere Dago. Insomma, aggiungendo poi la pensione di professore universitario, Monti incasserà all'incirca 32mila euro al mese.

Alla faccia della sobrietà.

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