Alcune «truppe scelte» del sistema immunitario, se adeguatamente moltiplicate, sono in grado di far regredire tumori che le terapie tradizionali non hanno intaccato. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Science e compiuto finora su una sola persona, ma che potrebbe poi essere esteso alla maggior parte dei tumori solidi. Il nuovo approccio tentato dai ricercatori statunitensi si basa sull'osservazione che un numero limitato di cellule T, che fanno parte del sistema immunitario, riesce a riconoscere il tumore, ma queste «truppe» non sono abbastanza numerose da intaccarlo. Nello studio è stata utilizzata una biopsia del tumore al dotto biliare di Melinda Bachini, un'infermiera di 45 anni madre di 6 figli, per isolarne le cellule.
Un'analisi completa del Dna ha permesso di trovare alcune delle cellule T capaci di rispondere al tumore, che sono state moltiplicate in laboratorio e infuse nella paziente: hanno provocato la riduzione della massa tumorale e la stabilizzazione delle metastasi.Nel sistema immunitario «truppe scelte» che fermano il cancroLa scoperta sulle «cellule T»
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