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"Non conosci il Pil italiano? Allora stai zitto". Quando Tremonti zittì Franceschini

Nell'aprile 2008, a pochissimi giorni dalle elezioni politiche vinte da Berlusconi, nello studiò di Ballarò l'ex ministro della Cultura fu autore di una clamorosa gaffe: l'attuale parlamentare di FdI lo smascherò in pochi secondi

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Politicamente parlando, a rivedere certe scene sembra essere passata un'era geologica: e, per certi versi, effettivamente lo è. Fatto sta che una delle scene televisive cult che hanno caratterizzato la campagna elettorale delle Politiche del 2008 ebbe luogo nello studio di Ballarò. Stiamo parlando della competizione che venne poi stravinta dalla coalizione del centrodestra - composta dal Popolo delle Libertà e dalla Lega Nord - guidata da Silvio Berlusconi. La quindicesima legislatura terminò prematuramente a causa della rottura operata da Clemente Mastella all'interno del governo Prodi. Così, dopo appena due anni dall'ultima volta, i cittadini italiani vennero chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento. In quei due mesi si assistette a scontri veementi tra opposte fazioni, inclusa quella tra Giulio Tremonti, di lì a breve nuovo ministro dell'Economia, e Dario Franceschini, allora "semplice" capogruppo alla Camera dell'Ulivo.

È domenica 6 aprile: mancano sette giorni giusti all'apertura delle urne. Gli ospiti di Giovanni Floris in prima serata su Rai3 sono Pier Luigi Bersani, il compianto Roberto Maroni, Renata Polverini (ex segretaria generale dell'Ugl), Ivan Lo Bello (ex presidente di Confindustria Sicilia) e poi loro: i due indiscutibili protagonisti di un duello rusticano tutto da gustare. Le prime stilettate tra Tremonti e Franceschini, del resto, cominciano fin da subito: la provocazione dell'ex ministro della Cultura sull'evasione fiscale non lascia indifferente l'esponente di Forza Italia: "Prenditi una camomilla, dai", è la sua replica. Dopo di che si passa alle accuse reciproche sulle azioni di governo: la "semplificazione" sulla casa proposta da Walter Veltroni, candidato premier del Partito Democratico e rilanciata da Franceschini non convince Tremonti: "Lasciateci pure la complicazione, ma non tassate la vita delle famiglie con tutta la modulistica per cambiare i citofoni e i boiler".

Fino ad arrivare all'apice del faccia a faccia verso il finale della puntata. Tremonti stuzzica Franceschini: "Se vuoi parlare di politichese, hai tutte le carte in regola. Se invece vuoi parlare di economia, ti chiedo: dimmi qual è il prodotto interno lordo dell'Italia. Se no, stai zitto! - esclama l'ex ministro dell'Economia - Se tu parli di economia, devi dirci quant'è il debito pubblico dell'Italia. Altrimenti vai in sezione e parli in politichese". Il suo avversario politico sorride in maniera imbarazzata e ammette sarcasticamente: "No, non lo so. Sei felice?". "Allora stai zitto", ribadisce Tremonti. Floris cerca di stemperare il clima un po' di tensione, ma il candidato di centrodestra rintuzza: "Dategli una penna e un pezzo di carta e vediamo...".

La figuraccia in diretta tv del Pd fu il colpo finale che decretò la successiva netta sconfitta del centrosinistra.

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