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"Non sei mai in Parlamento", "La tua legge è ridicola". Lo scontro Fiano-Santanchè nel 2017

Il faccia a faccia ravvicinato tra l'esponente del Partito democratico e la parlamentare di Fratelli d'Italia verteva sulla discussione sulla legge contro la propaganda fascista

"Non sei mai in Parlamento", "La tua legge è ridicola". Lo scontro Fiano-Santanchè nel 2017

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"Non sei mai in Parlamento", "La tua legge è ridicola". Lo scontro Fiano-Santanchè nel 2017

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Emanuele Fiano e Daniela Santanchè: due persone diversissime tra loro che spesso si sono confrontate pubblicamente. Seppur agli antipodi per storie personali e politiche, i due esponenti rispettivamente di Partito democratico e Fratelli d'Italia non hanno comunque mai negato rispetto e stima reciproci. Eppure gli scontri in televisione non sono assolutamente mancati, soprattutto nei quinquennio 2013-2018 in cui il Pd è sempre stato al governo con Letta, Renzi e Gentiloni. Nella parte conclusiva di quella legislatura si era profondamente discusso della proposta di legge che prendeva il nome proprio dal deputato Fiano che voleva introdurre il reato di "propaganda del regime fascista". Approvato alla Camera dei Deputati, il ddl si arenò poi in Senato, non venendo poi mai più votato. Proprio nei giorni in cui il testo stava per entrare nella seconda lettura parlamentare, i due politici sono protagonisti di un diverbio vivace in diretta tv.

Nella puntata del 3 novembre 2017, Myrta Merlino dedica uno spazio della sua trasmissione - L'aria che tira, su La7 - proprio alla pdl Fiano. Lui e la Santanchè sono entrambi in collegamento nella sede di Milano e, nel giro di un paio di minuti scarsi, il botta e risposta s'intensifica sempre di più. L'attuale ministra del Turismo ritiene che non possa considerarsi come problema quello "dell'accendino con la faccia di Mussolini o la maglietta: la tua legge è questa cosa qua. È ridicola". Fiano tenta di smentire questa narrazione, ma la parlamentare di Fratelli d'Italia contrattacca: "Non è possibile che nel 2017 ci preoccupiamo che ci siano delle fattispecie di reato senza le quali non cambia comunque assolutamente niente nella vita degli italiani. Di questa legge non ne sentivamo il bisogno". L'ex deputato del Partito democratico replica, facendo riferimento alla notizia che vedeva alcuni militanti di Forza Nuova volessero fondare una "scuola di razzismo", che "con i giovani che vengono istruiti a picchiare i bengalesi, a me non sta bene che si possa fare dell'ideologia omicida di Hitler e di Mussolini".

L'esponente del centrodestra va sulla voce di Fiano e ribadisce: "C'è già una legge per punire quei comportamenti, tu invece non vuoi far vendere gli accendini". "Non c'è scritto questo nella legge, Daniela - ammonisce Fiano -. Se tu venissi in Parlamento ogni tanto, avresti letto il testo della legge". L'ironia non viene accettata da Daniela Santanchè: "C'ero, ho anche votato contro", "Sì, sarà stata una delle tre volte in cui eri alla Camera". L'imprenditrice risponde ancora più seccamente: "No guarda, ti sbagli proprio: informati".

Da Roma, Myrta Merlino è costretta a togliere quasi di forza la parola ai due che si trovano a distanza, ma alla fine lo scontro non si trasforma più di tanto in una rissa da saloon.

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