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Oggi lo Stato entra nei nostri conti

Da oggi parte il sistema che spierà i movimenti, il garante della privacy: tutto ok. Equitalia in rosso di 545 miliardi

Oggi lo Stato entra nei nostri conti

RomaIl mio nome è Befera. Attilio Befera. Ed ho licenza di entrare nel tuo conto corrente e controllare movimenti bancari, deposito titoli, risparmi, acquisti e vendite. Ho licenza di vivisezionare la tua vita, acquisendo informazioni su entrate e uscite, fino a sapere quanti soldi hai speso per un regalo a tua moglie o alla tua amante e per un taglio di capelli. Non è la trama di un nuovo romanzo stile 1984 di Orwell ma la nostra vita. Adesso. Oggi parte il Sid, Sistema Interscambio dati, che apre lo scrigno di tutti i movimenti economici bancari di tutti gli italiani all'Agenzia delle Entrate e quindi a Befera che come uno 007 fiscale potrà spiare gli angoli più reconditi dei nostri conti. Da oggi le banche manderanno all'Agenzia delle Entrate tutti i movimenti bancari e finanziari dei correntisti per il 2011. E via via dovranno proseguire con scadenze prestabilite a scaricare questa montagna di dati a Befera in modo automatico. L'Agenzia individuerà una serie di nominativi a rischio e poi andrà a verificare se il fisco è stato ingannato. L'obbiettivo nobile di questa operazione è naturalmente la lotta all'evasione fiscale. Dai controlli della finanza solo nel 2012 sono risultati 41 miliardi di evasione dunque in linea di principio quando il sistema entrerà a regime sarà possibile recuperare un quarto di Pil che viene a mancare proprio a causa dell'evasione.
Un dubbio sul successo di questa operazione però è necessario avanzarlo. È lo stesso Befera infatti a segnalare che ci sono 545 miliardi già passati sotto la lente degli accertamenti e che Equitalia deve incassare, ma non ci riesce. Questa cifra enorme che rappresenta un buco concreto per i creditori, in gran parte amministrazioni statali ed enti locali, «è un problema molto serio che bisogna assolutamente affrontare», dice proprio Befera. Ma allora se lo Stato non riesce ad incassare debiti già accertati a che serve entrare nella vita privata di tutti i cittadini? E proprio l'altissimo rischio di violazione della privacy è l'altro punto debole di questa operazione. Anche se Befera garantisce la blindatura dei dati personali. Ma suona davvero strano sentir dire proprio dal Garante della privacy, Antonello Soro, che spulciare nella vita privata di tutti i cittadini «potenzialmente era devastante» ma ora «ogni dato viaggerà su canali blindati» e quindi non ci sarebbero rischi quando è evidente che le falle saranno inevitabili come accade in qualsiasi sistema.

Insomma sembra che il Garante della privacy garantisca solo Befera.

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