Cronache

"Pago per lavorare", assunto subito

Il caso aperto dal Giornale: il neolaureato disposto a dare mille euro per un impiego riceve un'offerta da un imprenditore

"Pago per lavorare", assunto subito

Cuneo - Dopo l'appello sul Giornale è diventato il simbolo dei giovani disoccupati che non si lasciano scoraggiare dalla crisi. Roberto Rinaudo è il neolaureato della provincia di Cuneo che provocatoriamente si è detto pronto a pagare un consulente del lavoro disposto a fargli svolgere il praticantato, ossia 18 mesi di lavoro non retribuiti e senza obbligo di rapporti lavorativi futuri, come prevede la legge.

Una provocazione forte, che ha alzato un tale polverone che forse neppure Roberto si aspettava, tant'è che, quasi intimidito, fa un passo indietro e frastornato dalle luci dei riflettori, non intende rilasciare dichiarazioni o commentare l'accaduto.

Imprenditori, commercialisti e associazioni di categoria, hanno intasato il centralino del Giornale, per fissare un appuntamento con Roberto nel più breve tempo possibile: dalla Lombardia al Piemonte, passando per la Liguria, si sono detti disponibili ad offrirgli una possibilità professionale che potrebbe anche trasformarsi in un'assunzione a tempo pieno. E proprio dalla Granda, la provincia in cui vive Roberto, sono arrivate le proposte più numerose. «Se un giovane deve arrivare a certe provocazioni, vuol dire che viviamo in un Paese malato - commenta Carlo Giacchello, vicepresidente provinciale Cna (Confederazione nazionale degli artigiani) e presidente dei Costruttori edili - E mi stupisce che questa provocazione parta da una terra in cui il tasso di disoccupazione è tra i più bassi d'Italia. A Roberto dico di non scoraggiarsi e, se vuole, lunedì venga da noi, sono certo che troveremo il modo per fargli svolgere il praticantato negli uffici di consulenza del lavoro».

Alla Marcopolo di Borgo San Dalmazzo, Antonio Bertolotto è pronto a incontrare il neolaureato: «Roberto è stato bravo - precisa l'imprenditore - invece di lamentarsi ha agito e attraverso una provocazione ha ottenuto il suo scopo. È ora che questo governo dia delle vere opportunità a giovani e disoccupati e per farlo basterebbe copiare la Germania che si è sollevata dalla crisi post crollo del Muro attuando il mini job: 600 euro per 25 ore di lavoro settimanali con polizza assicurativa anche privata e zero tasse a carico di lavoratori ed imprese. Roberto ci ricorda che è ora di agire se vogliamo dare serenità al Paese». Il consiglio di cercare aiuto dall'Ordine di competenza arriva da Giuseppe Pellegrino, dottore commercialista di Cuneo: «I giovani che si propongono per il praticantato vengono iscritti ad una lista che funziona come bacino occupazionale e credo che lo stesso sia per i consulenti del lavoro. Potrebbe essere una strada interessante».

Da Paolo Sergiampieri dell'associazione Luce del Sole di La Spezia arriva un'offerta di lavoro «da definire insieme, perché apriremo tra 20 giorni e abbiamo bisogno di persone sveglie». Quando Francesco Cameroni ha letto la storia del 25enne cuneese ha pensato: «Questo è un ragazzo coraggioso, è la persona che fa per me». E dalle pagine del Giornale gli lancia un'allettante proposta di lavoro: «Io non voglio i suoi soldi, anzi, sono disposto a pagarlo 500 euro per sei mesi per uno stage nella mia azienda di cacciatori di teste». Detto così mette un po' paura ma Cameroni dirige un'azienda che ha il compito di ricercare e selezionare personale qualificato soprattutto per il settore dei servizi finanziari.

«La sede è a Milano - conclude Cameroni - spesso trovo giovani che storcono il naso perché si devono allontanare da casa e li capisco, però vorrei spronarli ad osare di più, a prendere le occasioni al volo o a crearsele, proprio come ha fatto Roberto».

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