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"Hanno passato il segno". Lo staff di La Russa ora chiede rispetto

In una nota, lo staff del senatore e avvocato Ignazio La Russa chiude ogni polemica sorta attorno alla famiglia, per la quale si chiede rispetto

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Lo staff del senatore e avvocato Ignazio La Russa ha diramato una nota nella quale si dichiara che "il Presidente La Russa, dopo la nomina dell’avv. Bazzoni da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano". Il contesto nel quale si inquadra la precisazione è l'accusa rivolta al figlio Leonardo Apache La Russa di aver avuto rapporti sessuali non consenzienti con una ragazza a Milano nel mese di maggio.

Quindi, nella nota, si sottolinea che "da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno. Più volte sono state pubblicate su quotidiani, giornali on line e sui social, le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito “trapper” per avere messo in rete solo nell'anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università)". Si aggiunge, poi, che "non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonché offese ai 'La Russa' che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento".

Si rileva, quindi, una condotta non "più tollerabile" da parte di chi "si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie" e si considerano irrispettose le azioni condotte dal collettivo femminista Non una di meno, che la scorsa notte hanno affisso in vari punti di Milano riconducibili ai La Russa alcuni manifesti relativi alla vicenda che vede coinvolto Leonardo La Russa. "Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda", si legge ancora nella nota, in cui si sottolinea che in ragione di quanto accaduto "la famiglia La Russa si è vista costretta ad incaricare l’avv. Vinicio Nardo del Foro di Milano per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia".

L'avvocato Nardo non entrerà nel merito del caso di Leonardo La Russa e "sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa".

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