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Il Pdl sul voto per la decadenza: "Una pagina buia, non mancheranno conseguenze"

Alfano: "È un sopruso". Schifani: "Voto deliberatamente politico". Bernini: "La legge non sarà più uguale per tutti". Santanchè: "Pdl non può restare al governo"

Il Pdl sul voto per la decadenza: "Una pagina buia, non mancheranno conseguenze"

Esplode la rabbia del Pdl dopo la decisione della Giunta del regolamento di votare in modo palese sulla decadenza di Berlusconi dal Senato. "La decisione di Sc e Pd di sostenere il voto palese col M5S è la violazione del principio di civiltà che regola, da decenni, il voto sulle singole persone e i loro diritti soggettivi. E ora, innanzitutto in sede parlamentare, lì dove si è consumato il sopruso, sarà battaglia per ripristinare il diritto alla democrazia", ha detto Angelino Alfano.

"Una pagina buia per le regole parlamentari - tuona il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani -. A maggioranza e con un voto deliberatamente politico, la Giunta ha violato le regole in maniera surrettizia, con grave responsabilità dello stesso presidente del Senato, per consentire al Pd e ad altre forze di imporre ai loro senatori un voto contro il leader del centrodestra". E rincara la dose: "Si fa molto peggio che cambiare il regolamento, lo si interpreta a uso e consumo del Pd per colpire con assoluta certezza Silvio Berlusconi. La giornata di oggi non potrà non avere conseguenze. Daremo risposte concrete con il massimo della determinazione".

"La Giunta per il regolamento ha partorito un mostro giuridico, uno mostro costituzionale", ha detto la senatrice Pdl Anna Maria Bernini, relatrice, insieme al democratico Francesco Rosso, del caso in questione durante i lavori della stessa giunta. "Una
legge contra personam. Sono sinceramente indignata. Ora la legge non sarà più uguale per tutti".

"Dalla Giunta una decisione assurda e senza precedenti contro Berlusconi. Una decisione contra personam e senza alcun senso. Inaccettabile", protesta il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, commentando su Twitter la decisione a favore del voto palese. Anche Mara Carfagna affida il suo sfogo a Twitter: il voto palese dell'Aula di Palazzo Madama sulla decadenza di Silvio Berlusconi è "un'inaudita decisione contra persanam che ridicolizza i regolamenti parlamentari e calpesta le libertà. La democrazia ha ammainato bandiera".

"Con questa scelta - osserva Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera - il Pd ha condotto la Giunta lungo la via della barbarie. Per evidenti ragioni di odio politico, si prefigurerà un precedente inaccettabile rispetto al voto su persone, rispetto alla libera scelta dei parlamentari, rispetto alla stessa civiltà della discussione pubblica. È una pagina di vergogna che resterà per decenni".

"Cronaca di un assassinio annunciato . accusa Daniela Santanchè -. Oggi al Senato è stata uccisa la democrazia. Come fa ancora qualcuno a sostenere nel nome della falsa stabilità che questo governo serve al Paese? Cosa c’è di più importante per un popolo se non la democrazia e lo stato di diritto? Che i nostri 'governativi' ce lo spieghino...".

"È stato compiuto un gravissimo strappo delle regole parlamentari contro Silvio Berlusconi. Una norma sul voto segreto per la sua decadenza è stata cambiata a colpi di maggioranza con un semplice parere. La verità è che il Partito democratico vuole far saltare questa alleanza per andare al voto.

Se ne assuma la responsabilità davanti agli italiani", ha dichiarato al Tg1 il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani.

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