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"Piano salva-casa". Il governo prepara la pace edilizia: cosa prevede

Il dicastero guidato da Salvini ha preparato una bozza di norme che interverranno sulle abitazioni per regolarizzare le "piccole difformità". A beneficiarne quasi l'80% del patrimonio immobiliare

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Matteo Salvini ne aveva già parlato e inizio anno e poi ancora nelle scorse settimane. "Stiamo lavorando per una proposta di legge di pace edilizia che possa sanare le difformità interne alle abitazioni", aveva annunciato, esplicitando l'obiettivo di far ripartire così il mercato immobiliare. Quel progetto sta ora prendendo forma: il Mit è al lavoro su un pacchetto di norme che interverranno sulle abitazioni, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio. Come anticipato dal ministro, le norme allo studio mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l'80% del patrimonio immobiliare italiano.

In particolare, l'intenzione è quella di riuscire a "sanare" le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente, le difformità edilizie "interne", riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi...), ma anche le difformità che potevano essere sanate all'epoca di realizzazione dell'intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della "doppia conforme", che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. Nel pacchetto è previsto anche un passaggi che permetterebbe i cambi di destinazione d'uso degli immobili tra categorie omogenee.

"Milioni di immobili che potrebbero essere rimessi sul mercato liberando gli uffici tecnici comunali da centinaia di migliaia di pratiche giacenti in alcuni casi da 40 anni e facendo ripartire il mercato immobiliare", aveva previsto Salvini il mese scorso, anticipando il pacchetto "salva-casa" nel corso di un question time alla Camera. Sollecitate in primis dagli enti locali, le istanze sulle abitazioni hanno portato ora una bozza normativa e - riferisce il ministero competente - sono state presentate nel corso della riunione sul piano casa, tenutasi al Mit alla presenza del vicepremier Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica). All'incontro hanno preso parte anche circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.

La motivazione di fondo quella di tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo, la ratio di fondo è quella di deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. "Alla luce della semplificazione e dell'efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi", hanno riferito dal Mit.

La bozza arriverà prossimamente sul tavolo del Consiglio dei ministri.

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