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Primarie Pd, la valanga Renzi azzera il vecchio Pci e fa tremare il governo Letta

Renzi: "Abbiamo la classe politica peggiore degli ultimi trent'anni". Epifani: "Affluenza record, ci avviciniamo ai tre milioni di votanti"

Primarie Pd, la valanga Renzi azzera il vecchio Pci e fa tremare il governo Letta

È il giorno del trionfo per Matteo Renzi. Pochi minuti dopo la chiusura dei seggi è già chiaro che per il sindaco di Firenze c'è stato un plebiscito: quasi il 70 per cento degli elettori ha scelto Renzi. Fermo al 17 per cento Gianni Cuperlo e inchiodato al 14 Pippo Civati. "Si profila una vittoria molto forte di Matteo Renzi, molto forte soprattutto in regioni importanti, è un segno inequivoco che avrà un mandato democratico molto forte e una responsabilità molto forte", ha ammesso il segretario uscente Guglielmo Epifani.

Lui, Matteo Renzi, il vincitore arriva alle ventidue e trenta al teatro Obihall di Firenze, stracolmo di supporters. Il neo segretario inizia il suo discorso con una lunga lista di ringraziamenti partendo dai suoi sfidanti alle primarie, per arrivare alla moglie e ai suoi figli. "Oggi qualche milione di italiani vincendo lo stesso disgusto è andato ai seggi per il giorno della proposta e per dire cosa vogliamo fare per l’Italia: questa è la risposta al Vaffaday, la risposta di chi non vuole insultare e non fa liste di proscrizione. Da oggi non c’è più alibi per il cambiamento", ha ricordato Renzi ai suoi, "abbiamo la peggior classe dirigente degli ultimi trent'anni": Poi va all'attacco: "Oggi non è finita la sinistra, è finita una certa classe dirigente della sinistra. Ci siamo stuifati di sentirci raccontare quanto era bella la loro storia, ora noi vogliamo scrivere la nostra storia". "Dopo la sentenza della Consulta qualche politico di lungo corso neocentrista ha gridato. Ma stasera, con il risultato delle primarie, quella bottiglia gliela abbiamo mandata di traverso", ha proseguito il sindaco. Ma Renzi ne ha anche per la Cgil: "Anche il sindacato deve cambiare con noi. Noi non cambieremo gruppo di potere tutti questi voti li abbiamo avuti per scardinare il sistema, non per sostituire il loro gruppo dirigente con il nostro". Dopo mezz'ora di discorso Renzi, sulle note di Jovanotti, saluta la sua gente: "Il bello deve ancora iniziare, da domani ci divertiamo".

Novemila seggi aperti fino alle 20 in tutta Italia per le primarie del Partito democratico. Il primo a votare tra i tre candidati è stato Matteo Renzi: "La giornata sta andando bene, tanta gente sta andando a votare". Tra i primi cittadini in fila per votare alle primarie anche il premier Enrico Letta, che su twitter ha scritto: "Ho già trovato coda. Buon segno!". Vince chi prende il 50% più uno dei voti. Se nessuno dei tre candidati dovesse raggiungere la soglia, si andrebbe a una sorta di ballottaggio in Assemblea nazionale tra i due più votati. Renzi spera di vincere già questa sera. I sondaggi sono dalla sua parte, ma il timore che l'affluenza sia bassa è presente. "Se va meno di un milione e mezzo sono triste, ma sulla legittimità del voto non ci saranno dubbi. La sfida è su chi arriva primo", ha spiegato il sindaco di Firenze. "980 mila. Grazie": così il responsabile organizzazione del Pd, Davide Zoggia, in un tweet ha reso nota l'affluenza alle 13. Alle 17 hanno votato alle primarie 1 milione 950mila persone.

"Per la fine della giornata ci avvinciremo ai tre milioni", ha commentato il segretario Guglielmo Epifani.

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