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Prodi avverte Renzi: "Servono fatti concreti, non belle intenzioni"

L'ex premier: "Renzi dimostri di avere dietro un paese forte come si è dimostrato lui sul piano personale"

Prodi avverte Renzi: "Servono fatti concreti, non belle intenzioni"

Difende la nomina di Juncker a presidente della Commissione Europea ("È una persona di grande intelligenza e la sua lucidità di giudizio non è mai stata minimamente intaccata dal vizio dell'alco") e avverte Matteo Renzi ("Deve dimostrare di avere dietro di sé un paese forte come lo è lui sul piano personale"). Romano Prodi, in una intervista a Repubblica, commenta i nuovi risvolti in sede europea, ma anche in Italia. "I problemi del nostro paese sono il debito più che il deficit e la capacità di mettere in pratica le riforme. I decreti di attuazione delle molte leggi che sono statae varate sono ancora tutti da fare. E l'Europa, giustamente, guarda ai fatti concreti, non alle belle intenzioni e neppure alle leggi giuste ma inattuate. Renzi può aver vinto la battaglia contro i burocraticismi europei dei vincoli di bilancio, ma deve ancora vincere quella contro la burocrazia italiana". In realtà anche sull'apertura sulla flessibilità del vincoli di bilancio Prodi è scettico: " La Merkel non ha fatto vere concessioni, ma ora anche in Germania subiscono forti pressioni perché, sul fronte della crescita e dell'occupazione, pure Berlino comincia ad avere problemi.

Quello che deve cambiare è l'intera politica economica del continente".

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