Politica

Pur di non scomparire Rutelli bussa alla porta del Pd

Scaricato da Casini, il leader dell'Api annuncia: "Basta Terzo Polo, parteciperemo alle primarie". E non esclude di entrare nella lista del Pd alle elezioni

Pur di non scomparire Rutelli bussa alla porta del Pd

Francesco Rutelli ha paura di scomparire dalla scena politica. Dopo il fallimento del Terzo Polo, il leader dell'Api bussa alle porte del Partito Democratico.

In un’intervista a Repubblica, l'ex sindaco di Roma propone un'alleanza con i democratici, seppur a certe condizioni e una volta deliberato dall’assemblea nazionale del partito. Fatto sta che comunque il corteggiamento resta. "Alle elezioni regionali siamo sempre andati con il Pd e in Sicilia sono stato tra i primi a dichiararmi per Crocetta e per un’alleanza di centrosinistra. Il punto è che non si ripeta l’esperienza dell’Unione condizionata da massimalisti e populisti", ha spiegato Rutelli.

Che poi ha però precisato che non si tratta proprio di un rientro nel Pd ma "all’ordine del giorno c’è un’alleanza imperniata sulla candidatura di Bruno Tabacci alle primarie e sulla prospettiva di un governo solido che porti avanti le riforme difficili del governo Monti".

Sarà. Intanto però Rutelli non esclude di entrare nella lista del Pd alle elezioni: "Dipende da come si vota. Cercheremo di rappresentare nella coalizione di centrosinistra il centro riformatore". E a proposito di centro, Rutelli infine, commentando le voci di una possibile rottura personale con il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, ha spiegato: "Non voglio fare polemica, perché credo che il centrosinistra debba alla fine allearsi con l’Udc. Certo, va ancora capito se c’è l’Udc, o se c’è un nuovo soggetto politico che per ora mi pare molto di là da venire.

E comunque, le scelte delle alleanze vanno dichiarate prima, poi decide il popolo, se non c’è maggioranza decide il Parlamento".

Commenti