Politica

Quando Massimo D'Alema distruggeva i democratici

Spunta un video del 1999 in cui D'Alema, in quell'anno premier, si lanciava nella rottamazione preventiva di un (allora) ipotetico soggetto politico: il Pd...

Il "mago" D'Alema
Il "mago" D'Alema

Manco fosse Nostradamus. Correva l'anno 1999, Massimo D'Alema era presidente del Consiglio e il 13 marzo di quell'anno partecipava al congresso nazionale dei Verdi. Roba di tredici anni fa, roba che allora deve essere passata inosservata, una boutade dispersa nella noia della burocrazia partitica, un evento derubricato con una brevina sui quotidiani. Ma tredici anni dopo il video, ripescato da Luca Sofri e pubblicato sul Post, ha tutto un altro sapore. Spiega e disvela. Profetizza e distrugge. Quella che allora sembrava una comica possibilità, dopo un decennio, è una "tragica" realtà.

Il lìder Maximo era all'acme della sua parabola politica dopo essersi furbescamente infilato a palazzo Chigi. Tonico e spavaldo, sul cranio un'esplosione tricotica ancora lungi dall'incanutirsi. D'Alema conciona con ampi gesti e ironicamente tratteggia il futuro della sinistra come un aruspice: “Mettiamo un po' di ambientalismo. Poi siamo un po' di sinistra, ma come Blair, che è sufficientemente lontano (giù risate dal pubblico, ndr) . Poi siamo anche un po' eredi della tradizione del cattolicesimo democratico. Poi ci mettiamo anche un po' di giustizialismo che va molto di moda...". Era ironico, giova precisarlo. Perché visto oggi, questo filmato, perde tutta la componente parossistica per diventare una fedele radiografia di quello che la sinistra è diventata. Allora il discorso di D'Alema era una "barzelletta", un paradosso per mettere alla berlina quelli che volevano cambiare i connotati della sinistra progressista. Un paradosso che è un flashback ma anche un lapsus freudiano che spiega molto bene il ruolo di D'Alema nel suo partito.

La profezia dalemiana è ancora più precisa: "E così abbiamo fatto un nuovo partito. Lo chiamiamo in un modo che non dispiace a nessuno, perché Verdi è duro, Sinistra suona male...

Democratici siamo tutti... E' fatta! E chi può essere contro un prodotto così straordinariamente perfetto? C'è tutto dentro. Però io no ci credo”. E così è stato. E forse Massimo D'Alema non ci ha mai creduto veramente.

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