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Questo governo non serve

Di stabilità non si campa, neppure di legge elettorale o altri inghippi che si inventano per restare attaccati alle poltrone

Questo governo non serve

Che cosa ci troveranno di così decisivo e salvifico in questo governo i sostenitori della stabilità, lo sanno solo loro. Gli alleati sono incompatibili, il Paese va indietro invece che avanti (lo ha certificato ieri l'Istat), sul pagamento delle pensioni l'Inps ha fatto scattare un pre allarme, la legge di stabilità è un colabrodo, il ministro della Giustizia (dici poco) è sotto schiaffo per il caso Ligresti (la sua posizione si aggrava di giorno in giorno) e forse ha pure omesso qualche dettaglio della vicenda a magistrati e Parlamento. Quello dell'Economia, Saccomanni, è un buffo signore sbertucciato da tutti che risponde con sorrisi ebeti a chi gli ricorda che ogni volta che apre bocca fa danni e non ne azzecca una che sia una. La casta continua il suo banchetto come se nulla fosse sotto la regia della comunista Boldrini, i partiti, nessuno escluso (neppure quello di Grillo), sono campi di battaglia sui quali si consumano tradimenti umani e politici. Ce ne sarebbe abbastanza per fischiare la fine di una partita che in realtà non avrebbe dovuto neppure iniziare.

E invece no. «Il governo non deve cadere per le vicende giudiziarie di Berlusconi», ripetono Formigoni e Cicchitto facendo da megafono ad Alfano, al quale si addice una massima cara a don Giussani, fondatore di Cl, che recita: «L'errore spesso nasce dall'impazzimento di una verità». Traduco: avrà anche le sue ragioni l'ex segretario del Pdl ad avere le palle che girano, ma la sua ossessione di sostenere questo pasticcio contro ogni logica ora è sospetta.

A me, per quale motivo il governo cada non importa (anche se trovo che la slealtà di un alleato sia un motivo sufficiente), basta che ce ne diano uno nuovo ed efficiente. E se non ne sono capaci, o se non è possibile, ci proveremo noi tornando alle urne. Senza drammi o traumi.

Perché di stabilità non si campa, neppure di legge elettorale o altri inghippi che di giorno in giorno Napolitano e compagni (in tutti i sensi) si inventano per rimanere attaccati alle poltrone.

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